Da quando l’UE ne ha autorizzato la vendita negli alimenti, si è parlato molto della farina di grillo.
Ma cos’è? Ecco svelato tutto: proprietà, benefici e controindicazioni.
Lo scorso gennaio l’Ue ha autorizzato la commercializzazione di una nuova farina, particolare e controversa: stiamo parlando della farina di grillo. Precisamente chiamata la farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico), scopriamo come si prepara l’impasto che ha avuto non poche polemiche. Secondo gli esperti la farina di grillo proviene da questi insetti domestici alimentati con mangimi 100% di origine vegetale e allevati, secondo le normative.
Prima di essere abbattuti gli animali presenti nella farina vengono lasciati a digiuno per 24 ore. Questo serve ad eliminare qualsiasi residuo di cibo dal loro corpo, per far sì che poi si ottenga un animale che sia al 100% insetto e che non abbia una percentuale di mangime vegetale al suo interno. In seguito gli insetti vengono uccisi, raccolti e processati. Come avviene il processo?
E’ diviso in più fasi di lavaggio e in una sorta di bollitura di 3 minuti in acqua bollente che serve a sterilizzare il prodotto.
Gli insetti vengono poi disidratati e degrassati, ovvero viene eliminata la parte lipidica, e infine vengono macinati. Solo alla fine di questo processo il prodotto viene setacciato per ottenere una farina più sottile che può essere messa in commercio e quindi pronti da vendere.
Quali sono le proprietà della farina di grillo? Questo prodotto atipico rappresenta un’ottima fonte proteica perché composta dal 65% di proteine. È inoltre ricca di fibre, vitamina B12, sodio, fosforo, calcio e ferro.
Al gusto la farina di grillo, secondo chi l’ha provata, sa di mandorle e nocciole. Attualmente in Italia c’è solo un’azienda interessata all’uso di farina di grillo, che è la Italian Cricket Farm, con sede nella provincia di Torino. La farina di grillo può essere utilizzata per fare qualunque tipo di alimento come biscotti, dolci, pane, pasta.
Dal punto di vista nutrizionale la farina di grilli è considerata un buon prodotto in quanto contiene più del 70% di proteine, solo il 10% di grassi perché è una farina degrassata, e il 9% di fibra.
In più contiene il 5-9% di chitina che è la componente principale dell’esoscheletro degli insetti.
Una sostanza che sembra essere in grado di favorire la crescita di batteri intestinali buoni, ma anche di avere un’azione antibatterica, di ridurre il colesterolo cattivo e persino di avere anche effetti postivi nel trattamento dell’osteoporosi.
La farina di grillo è stata approvata quest’anno dall’UE per la vendita e il commercio anche in Italia nonostante non abbia ancora ottenuto successo nel nostro Paese. Abbiamo visto che quest’alternativa alla classica farina, ottenuta da insetti commestibili, presenta molti benefici ed è un buon alimento nutrizionale. Ma tuttavia presenta anche qualche controindicazione, per questo ha suscitato molte polemiche.
In questa farina non c’è un potenziale rischio microbiologico più alto rispetto alle carni che siamo abituati a comprare.
Questi insetti presenti nella farina però possono causare reazioni allergiche in soggetti predisposti, come ad esempio in persone che sono allergiche ai crostacei, ai molluschi o agli acari della polvere.
Infine un suo uso prolungato e frequente, anche per chi non è allergico, potrebbe portare a una sensibilizzare verso il prodotto. Ad ogni modo, i produttori industriali devono sempre segnalare cosa è contenuto negli alimenti, anche la farina di grillo.