La fibromialgia colpisce prevalentemente gli individui di sesso femminile; solamente in Italia, si stima, che ne soffrano non meno di 4 milioni di persone.
Cosa mangiare? Ecco la dieta settimanale da seguire.
La fibromialgia di solito si manifesta tra i 40 e i 60 anni e le cause, al momento, non sono note, anche se alcuni ricercatori sostengono che la fibromialgia possa comparire dopo un evento scatenante, come un trauma psicofisico o una malattia. Si è osservata anche una predisposizione genetica, oppure a causa di depressione, ansia e disturbo post-traumatico da stress.
Il disturbo principale della sindrome è il dolore diffuso che affligge muscoli, legamenti, tendini e cute. Inoltre, ce ne sono altri come debolezza generale con perdita delle forze, rigidità al risveglio, disturbi del sonno, emicrania, colite, dolori mestruali, mancanza di concentrazione, lombalgia, crampi e dolore facciale. Ma in soccorso può venire una dieta ad hoc.
In particolare:
Eliminare gli zuccheri, la carne rossa e i grassi saturi
Aumentare l’apporto di frutta e verdura, ricche di sostanze antiossidanti
Sostituire i carboidrati (come pasta, pane e cereali) con le varianti integrali, soprattutto in caso di colite o diarrea
Preferire i prodotti biologici, evitando cibi pronti o dolcificati con aspartame
Ridurre l’apporto di sale
Preferire metodi di cottura semplici e poco elaborati, come al vapore, in padella.
E’ comunque possibile ridurre a percezione del dolore assumendo cibi ricchi di magnesio e a basso indice glicemico (IG). In particolare, la carenza di magnesio aumenta la debolezza muscolare e la percezione del dolore. Le verdure a foglia verde, i legumi e la frutta secca a guscio sono ricchi di questo prezioso minerale.
Preferire cibi a basso indice glicemico, prevengono diabete e sovrappeso, problemi che possono favorire la comparsa o aggravare i sintomi.
Il dolore, in particolare, è accentuato dalla glicemia alta, che rende più sensibili i nervi. L’accumulo di grasso addominale, invece, favorisce la produzione di ormoni che causano infiammazione e stati dolorifici.
Per chi soffre di fibromialgia è bene prestar attenzione a quello che si mangia ogni giorno. Ecco altri cibi da preferire per attutire i dolori della sindrome. Tra i cereali, in particolare sono da preferire l’orzo (IG=25), il teff (IG=26), l’amaranto, la quinoa e gli spaghetti integrali n.
5 (IG=35), l’avena e i fiocchi d’avena (IG=40), la pasta integrale cotta al dente (IG=45). Da evitare riso bianco (IG=104) e pasta ben cotta (IG>70).
Sono consigliati, inoltre, cavoli, verza, cavolini di Bruxelles e broccoli, con un IG medio di circa 15. Carciofi (IG=20) e finocchi (IG=15) sono ricchi di sostanze disintossicanti, mentre il radicchio rosso (IG=15) è una fonte di sostanze in grado di migliorare la circolazione sanguigna.
Tra la frutta fresca, meglio optare per pompelmo e pere poco mature (IG=30), mele verdi, melagrana e arance ((IG=35), kiwi (IG=50) e avocado (IG=10). Meglio optare per le varianti bio e mangiate con la buccia.
Per ciò che riguarda il pesce, meglio il pesce di mare, ricco di omega 3, come nasello, merluzzo o tonno. Evitare le varianti conservate, sotto sale, affumicato o in scatola. E’ consigliabile cuocerlo come detto per la carne, oppure al vapore o lesso.