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Le fitte intercostali sono un problema che chiunque ha avuto, almeno una volta nella vita.
Con questo termine si intende una sensazione di dolore che interessa la zona nei pressi dell’arcata costale e che può dipendere da vari fattori. Generalmente i dolori intercostali si manifestano soprattutto nella parte centrale del torace, tra la quinta e la decima costola e per questo vengono definiti intercostali. Scopriamo le cause.
Spesso le fitte intercostali possono essere causa di grande preoccupazione ed ansia perché possono venire facilmente scambiati per disturbi diversi, anche piuttosto gravi.
Gli esperti affermano, però, che non sempre occorre rivolgersi ad un medico ma soltanto quando il dolore è davvero molto intenso e soprattutto se appare localizzato in un punto ben preciso. Anche qualora si manifestasse un dolore continuativo che peggiora inspirando oppure in caso ci si trovasse di fronte a fitte particolarmente dolorose durante i movimenti addominali è opportuno consultare uno specialista.
Nella maggioranza dei casi, le cause delle fitte intercostali non derivano da una condizione patologica e quindi non devono destare particolare preoccupazione.
Altre volte, però, esse possono essere un vero e proprio campanello d’allarme che indica la presenza di una patologia o di un problema più importante. A svelare la natura delle fitte intercostali penserà il medico curante, il quale indagherà su diverse probabili ipotesi.
La prima cosa da sapere riguarda la durata delle fitte, perché se esse si manifestano sporadicamente vuol dire quasi sicuramente che non sono presenti patologie di alcun tipo.
Qualora invece i dolori fossero presenti durante l’intera giornata in maniera pressoché costante, si procede effettuando ulteriori esami ed accertamenti. Tali approfondimenti sono necessari per capire se si tratta di un dolore che dipende dalla respirazione oppure da altri fattori. Il paziente dovrà indicare se i dolori “migrano” cioè se sono avvertiti da una parte e poi dall’altra (destra-sinistra o alt-basso) e da quanto tempo si manifestano.
Nel caso di fitte sporadiche e non localizzate, generalmente, non c’è da preoccuparsi perché è probabile che si tratti di un problema psicosomatico, quasi sicuramente legato a stress e ansia. Spesso le fitte intercostali esprimono soltanto uno stato personale di tensione e stanchezza.
Al contrario, in presenza di dolori intensi e persistenti, occorre indagare per capire le cause del problema.
La nevrite è un’infiammazione nervosa spesso generata come conseguenza di infezioni come l’herpes zoster.
Viene accompagnata da manifestazione cutanea e può provocare dolori di varia natura, tra cui le fitte intercostali. Per trattare i sintomi della nevrite possono essere somministrati antidolorifici ed integratori a base di acido folico e vitamina B12.
Ciò che spaventa maggiormente le persone che soffrono di fitte intercostali è la paura di avere un disturbo cardiaco in atto, come l’infarto. In realtà, però, un attacco cardiaco non provoca dolori intercostali ma più una sensazione di oppressione.
Tuttavia, avere delle fitte intercostali persistenti dalla parte sinistra possono essere sintomi di pericardite (un’infiammazione che coinvolge la membrana cardiaca). In questo caso si possono effettuare esami di approfondimento come l’ECG oppure l’ecocardiocolordoppler.
Un’altra patologia che può provocare fitte intercostali è la pleurite. In questo caso i dolori diventano molto più intensi mentre si inspira e per trattarli possono essere necessari degli antidolorifici molto forti. Anche l’accumulo di aria nel cavo pleurico (pneumotorace) può causare fitte intercostali durante la respirazione, così come la presenza di embolia polmonare.
Una semplice radiologia toracica è utile per escludere le tre patologie e comprendere la natura delle fitte intercostali.
Se le fitte intercostali compaiono più facilmente nella parte centrale del torace potrebbero essere causate da disturbi gastrici come reflusso, gastrite o ulcere duodenali. Solitamente assieme ai dolori si presentano anche delle sensazioni di gonfiore addominale e “peso sullo stomaco”. Per capire la natura del problema si può effettuare una gastroscopia.