Il flusso mestruale abbondante viene chiamato anche ipermenorrea.
Si tratta di una causa frequente di anemia e a volte riduce anche l’energia di vita delle donne che ne soffrono. I cicli abbondanti vengono spesso sottovalutati e trattati in maniera non adeguata. Scopriamo quali sono le principali cause e i migliori rimedi per restare in salute.
Le cause del flusso mestruale abbondante possono essere diverse, a volte infatti questa condizione può verificarsi in modo isolato oppure come sintomo di altre patologie.
Solamente recandovi da un ginecologo potrete scoprire esattamente qual è la causa che ha portato all’ipermenorrea.
Tra le cause principali ci possono essere i miomi uterini, ovvero tumori benigni che interessano la muscolatura interna dell’utero. Anche la presenza di polpi nell’utero possono portare a un sanguinamento eccessivo durante il periodo mestruale. Alcune volte invece sono le gravidanze a far aumentare la perdita di sangue. In alcuni casi l’estensione e la contrazione della muscolatura uterina durante la gravidanza e dopo il parto possono infatti far sanguinare eccessivamente durante le mestruazioni.
A quanto detto, qualche volta, si aggiunge anche il problema dell’indebolimento del tessuto muscolare che impedisce di trattenere in maniera corretta il sangue.
A volte anche patologie legate a problemi di coagulazione del sangue possono far aumentare l’intensità delle perdite mestruali. La sindrome di congestione pelvica, caratterizzata dalla dilatazione dei vasi venosi pelvici, può portare all’ipermenorrea. Purtroppo a volte la causa è invece più grave e deriva dai tumori all’utero.
I rimedi per il flusso mestruale abbondante dipendono dalla causa che ha scatenato l’ipermenorrea. Chiaramente, nel caso di una patologia grave come il tumore all’utero è necessario curare il tumore per prima cosa in quanto il ciclo abbondante è solo un sintomo di un problema ben più grave.
Nel caso invece in cui l’ipermenorrea non sia un sintomo di una grave malattia, è bene optare per una terapia farmacologica, lasciando la chirurgia ai casi nei quali le terapie mediche non risultano efficaci e nelle donne che non hanno in programma una gravidanza futura.
Spesso i ginecologi prescrivono alle pazienti una pillola estro-progestinica a base di estradiolo valerato e dienogest. Questa pillola è infatti l’unica riconosciuta dall’ente regolatorio europeo (EMA) per la cura del problema. In alcune occasioni è utilizzata una spirale che rilascia solo progestinico a livello locale e impedisce quindi la proliferazione dell’endometrio senza interferire con l’attività delle ovaie.
A volte il flusso mestruale non risulta tanto abbondante da richiedere un intervento farmacologico.
In questi casi è possibile evitare l’anemia facendo attenzione alla propria alimentazione. Consigliamo infatti di mangiare molti alimenti ricchi di ferro e utilizzare anche integratori alimentari che contengano questa sostanza. Tra gli alimenti più ricchi di ferro citiamo senza dubbio il fegato di suino, i fagioli secchi e le lenticchie secche. Suggeriamo anche di utilizzare integratori di vitamina C per aiutare la microcircolazione dell’utero.