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Il frutto della passione, chiamato anche maracujà fa parte della famiglia delle Passifloracee ed è originario del Brasile.
La sua polpa è molto profumata ed è un alimento molto benefico per il nostro organismo. Protegge e favorisce le funzioni del sistema gastrointestinale e cardiovascolare. Recenti studi hanno consigliato il suo utilizzo anche nel diabete. La sua profumatissima polpa può essere di colore giallo o tendente al viola. on il frutto dela passione si preparano varie ricette e succhi di frutta, utilizzati spesso per creare cocktail alcolici e analcolici.
Le specie dell’arbusto del frutto della passione sono varie. Alcune vengono preferibilmente coltivate in vaso, altre nel terreno. Non sono piantine che richiedono molte cure, anzi sono di facile coltivazione. La loro origine è però tropicale e quindi, essendo abituate al caldo umido, temono il clima freddo.
Le sue radici fanno parte delle zone più delicate della pianta. L’inverno, con l’ambiente esterno troppo rigido e piovoso, è pericoloso per la salute della pianta.
Quindi è bene non piantarla a terra. Se coltiviamo questa pianta in vaso, dovremo assicurarci di porla nella zona a sud del nostro orto o giardino, in un luogo soleggiato. Gli arbusti del frutto della passione gradiscono stare in posizioni riparate dal vento. Meglio ancora se vengono collocati a ridosso di tralicci o muri che permettano ai loro viticci di abbarbicarsi. Coltiviamo quindi le piantine del frutto della passione in piena luce e avranno una maggiore produzione di fiori e frutti.
Se le temperature ci consentono di coltivare la piantina all’aperto, è importante, a questo scopo, nei mesi invernali, proteggerla con agritessuto. La pianta sarà così preservata dal freddo e dalle gelate mattutine.
La coltivazione in vaso della Passiflora o frutto della passione, richiede una manutenzione annua. Nel mese di marzo si provvederà a rimuovere lo strato superficiale di terriccio per almeno due o tre centimetri. Quindi lo si sostituirà con del terriccio fresco.
Si opterà preferibilmente per miscele di torba, sabbia e terriccio concimato. Dovremo procedere in questo modo, fino a quando la pianta non avrà raggiunto almeno i trenta centimetri di altezza. I vasi di terracotta sono i migliori e gli ideali per la coltivazione di questo arbusto. Infatti consentono alle sue radici, che sono molto delicate di respirare.
Durante il periodo dalla primavera all’estate, questa pianta dovrà essere annaffiata abbondantemente.
Così, in questo modo il terreno sarà mantenuto costantemente umido. Dobbiamo fare molta attenzione ai ristagni d’acqua che si possono creare nei sottovasi. Se la piantina è coltivata in terra dovremo avere cura di non piantarla in zone con depressioni. Eviteremo in questo modo che si formino accumuli d’acqua. Questi specialmente con l’abbassarsi delle temperature, potrebbero essere molto nocivi ed addirittura fatali per la pianta.
La piantina del frutto della passione nasce ed in seguito produrrà, attraverso il suo frutto dei semi. La domanda che ci poniamo è se risulta migliore il seme fresco o quello secco per la sua coltivazione. La diversità tra i due semi è che quello fresco germina prima di uno più secco. Diviene quindi consigliabile, prima della semina semplicemente recarsi al supermercato, acquistare il frutto e ricavarne i semi.
Dopo avere tolto dalla sacca del frutto il succo, procederemo a sciacquare i semi.
In seguito li lasceremo asciugare su un panno assorbente per circa 4 giorni. La semina della pianta del frutto della passione avviene sia in vaso che in piena terra da ottobre a febbraio. Le piantine di maracuja germinano in circa 10-20 giorni. Nel caso del seme secco, invece, i germogli tarderanno a nascere e quindi avremo sia i fiori che i frutti più tardi.
Per ottenere degli arbusti rigogliosi e ricchi di frutta è c0nsigliabile che il substrato di semina abbia una composizione di questo tipo.
Parti uguali da compost, terreno di buona qualità e sabbia grossolana. Si può dire che il frutto della passione, o meglio la sua piantina ha bisogno di un terriccio ben concimato e drenato. Dopo avere posto i semi nel terreno, dovremo bagnarli leggermente. Nel caso la coltura avvenga in semenzaio, è necessario trapiantare le piantine quando arrivano ad un’altezza di 20-25 cm.
Se trapiantiamo le piantine, usando le talee, prepariamo un letto di sabbia.
Riempiamo un vaso di plastica per fiori con una miscela composta da tre parti di sabbia agricola e una parte di terra di buona qualità. Misceliamo tutti i componenti con cura in modo che siano distribuiti uniformemente nel contenitore. Ogni talea prende l’umidità dall’aria. Infatti in questa fase non è munita di radici. Il terreno, su cui coltivarle, deve trattenere l’umidità. La talea va presa da una pianta di frutto della passione che sia adulta.
Il viticcio reciso deve possedere almeno tre gemme, o più. Va piantata sul letto di sabbia. la coltivazione in serra risulta la migliore, perchè più umida. Questo sia per le talee che per i semi. Se non possediamo alcuna serra, copriamo le piantine o i semi con un telo di plastica trasparente su un telaio di bambù. Teniamo la serra, da noi realizzata in pieno sole e mettila dove l’aria è umida.
Piatti con all’interno ghiaia riempiti di acqua o umidificatori, raggiungeranno lo stesso scopo. Quando si saranno formate le radici, entro una settimana o due, le talee sono pronte per essere trapiantate in uno spazio permanente in giardino.
Per preparare il terreno, vale anche per i semi, vanno tolte le erbacce. Il frutto della passione ha bisogno di un terreno leggero, deve essere profondo e contenere molto materiale organico. Sarà opportuno migliorare il terreno prima di piantare semi o viticci.
Mescoliamo quindi il terreno con del compost prima di piantare qualunque cosa. In questo modo miglioriamo la consistenza e il valore nutrizionale del terreno. Andranno bene il letame marcio, il pacciame di foglie o rifiuti di altre piante verdi. Aggiungiamo sabbia, se il terreno è troppo compatto. Se il terreno è troppo acido, mescoliamolo con dolomite o calce agricola.
La pianta del frutto della passione proviene ed è originaria del Brasile.
Il clima deve essere quindi caldo umido. In Italia non è ancora molto sviluppata la sua coltivazione, anche se si conosce il frutto. Contiene principi nutritivi utili all’organismo ed ai suoi apparati. Come abbiamo ricordato sopra, il fiore della passione o passiflora, appartiene alla famiglia delle passifloraceae. Questo tipo di piante rampicanti contano più di 530 specie. Il frutto della passione è, come abbiamo detto originario delle regioni tropicali dell’America del Sud, dell’Asia, dell’Australia e della Polinesia.
Solo dopo la scoperta dell’America venne importato in Europa.
La passiflora caerulea vive e può essere coltivata anche in appartamento. La piantina del fiore della passione va posta nel punto più luminoso della casa, che sia inoltre esposto alla piena luce solare per almeno 3 o 4 ore al giorno. Per conservare la pianta del fiore della passione anno dopo anno, occorre che in inverno sia messa a riposo in un luogo con basse temperature.
La si costringerà così a fermare la sua crescita nella brutta stagione.
Le radici vanno trattate con molta cautela e maneggiate con attenzione, ossia il meno possibile durante il trasferimento. Le radici infatti sono molto sensibili, e se vengono danneggiate durante il processo di trasferimento, potremmo distruggere la pianta. Mettiamo del pacciame e concimiamo intorno alla pianta. Spargiamo delle palline di sterco o altro concime organico, che vengano rilasciate con ritardo, intorno alla base della pianta.
Spargiamo anche un pacciame organico, come chips di legno o paglia, sempre intorno alla base della pianta. Facciamo attenzione che le radici devono poter andare a contatto con il fertilizzante e il pacciame. Spingiamo delicatamente o scaviamo la parte della copertura dello strato superiore del terreno, dopo aver sparso il fertilizzante e il pacciame attorno alla base della pianta. Ricordiamoci di innaffiare bene, in modo che l’acqua arrivi delicatamente le piantine dopo che sono state piantate.
Assicuriamoci che l’acqua sia abbondante.
Però ma non permettiamo che si formino pozze fangose. In piena terra, la piantina del frutto dell’amore necessita di un terreno ricco, argilloso e ben drenato. Se coltiviamo l’arbusto di passiflora in vaso, è preferibile un miscuglio di terra di brughiera, terriccio e composto. Se viviamo in una zona a clima temperato, mettiamo a dimora il fiore della passione a primavera, verso marzo-aprile, altrove conviene aspettare maggio.
Ogni anno, vanno tolti, alla ripresa della bella stagione, gli steli anneriti dal freddo, gli altri invece potati. In estate zappiamo il terreno e diamo acqua più abbondante. Innaffiamo almeno una volta alla settimana. Ripariamo la piantina del fiore della passione dalle gelate. L’arbusto resiste a temperature più o meno basse, arrivando anche fino a -10° centigradi, ma non sopravvive alle gelate. Se viviamo in un luogo con inverni rigidi proteggiamo la pianta con una copertura di tessuto non tessuto. Preferiamo i semi freschi da quelli secchi, che impiegano tempi più lunghi per germogliare. Diamo lo spazio per respirare da una piantina all’altra, almeno una decina di centimetri. Il fiore della passione, ricorda la passione di Cristo, la corona di filamenti colorati che circonda l’ovario rappresentava la corona di spine, mentre i cinque stami sono espressione delle cinque ferite. Viste le proprietà del frutto, la cura relativamente scarsa con cui ce ne dobbiamo occupare, è il caso di avere nei nostri orti questi arbusti rampicanti. I frutti della passione, non sono solo belli da vedere, ma hanno proprietà benefiche e sono molto profumati.