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I gas intestinali sono un inconveniente molto fastidioso che causano dolore addominale, gonfiore e flatulenza, molto spesso accompagnati da un odore sgradevole.
Nonostante esistano soluzioni per evitarlo, questo disturbo è piuttosto diffuso anche se nella maggioranza dei casi non è ben chiaro il perché.
La produzione di gas è un processo normale del nostro corpo, che si affida poi a due modalità di espulsione. Una è per bocca tramite i rutti, e l’altra dal retto causando la cosiddetta flatulenza. Normalmente ogni giorno vengono espulsi gas tramite le due modalità appena descritte per un totale di 14 volte.
In condizioni normali, non provocano alcun odore. Quando le espulsioni superano questa cifra, si può affermare che è in corso un’eccessiva produzione di gas. Questo disturbo è comunemente chiamato meteorismo. La ragione può essere dovuta a vari fattori, per cui per scoprire il perché di questo malessere vanno presi in considerazione svariati aspetti.
Se l’eccesso di gas si manifesta attraverso i rutti normalmente la ragione è che si sta mangiando troppo in fretta, ingerendo più aria del normale che poi fuoriesce per bocca.
Le persone molto nervose, stressate e ansiose spesso presentano questo problema. Questo perché ingeriscono più aria rispetto a chi vive la routine quotidiana con più calma. In questi casi si raccomanda di mangiare lentamente, masticando bene il cibo per favorire la digestione. Inoltre, cercare di ridurre i livelli di tensione.
Se, al contrario di quanto descritto sopra, l’espulsione di aria avviene tramite flatulenza le ragioni sono diverse.
L’ingestione di troppa aria, condizione detta aerofagia, è una di quelle. Può essere per le cause precedentemente menzionate o per cattive abitudini come masticare il chewing gum o bere dalla cannuccia. L’aria ingerita può convertirsi in flatulenze normalmente prive di odore, pertanto buona norma sarebbe evitare queste dannose abitudini per favorire la propria salute intestinale.
Anche gli alimenti di difficile digestione possono essere i responsabili della formazione di gas intestinali.
In questo caso il cibo passa per l’intestino crasso dove viene decomposto dai batteri normalmente presenti nell’organo stesso. Questi durante la loro azione potrebbero liberare un po’ di solfuro, responsabile del cattivo odore dei gas espulsi.
Questo tipo di gas sono comuni tra le persone che soffrono di intolleranze alimentari e problemi di digestione. In altri casi più semplicemente si producono dopo aver ingerito alimenti troppo pesanti per lo stomaco.
Tenere a mente quali sono i cibi difficili da digerire è importante per prevenire il meteorismo e migliorare la salute dello stomaco.
Esiste infine un altro tipo di gas, quelli prodotti da alcuni alimenti che aumentano naturalmente la flatulenza. Tra questi, latte, broccoli, cavolfiore, verza, banana, mela, uva, frutta secca, cipolla, pesca, bibite, birra e altre bevande ricche di anidride carbonica. Tutti i cibi appena elencati causano un’eccessiva produzione di gas tra chi soffre della sindrome del colon irritabile, intolleranze alimentari, eccesso di stress.
Ma anche semplicemente tra chi abusa di queste categorie di alimenti.
Dopo aver elencato le possibili ragioni del meteorismo, a seguire vengono esposte alcune utili indicazioni da seguire per evitare la formazione di gas, o quantomeno ridurla nel caso si soffra di questo disturbo:
Assumerle 1-2 volte al giorno, oppure subito dopo aver mangiato per favorire la digestione.
Se si nota un eccesso di rutti o flatulenza, forti dolori addominali, e non si riesce a migliorare con nessuno dei suggerimenti proposti, allora è il caso di consultare velocemente un medico.
Per la stessa ragione, bisogna rivolgersi a uno specialista quando, oltre alla flatulenza e ai rutti, si presentino altri sintomi. Tra questi, vomito, diarrea, stitichezza, acidità di stomaco, repentina perdita di peso e presenza di sangue nel tratto gastrointestinale.
Dopo aver spiegato al medico tutti i sintomi accusati nell’arco di tempo coinvolto, la visita deve essere il più completa possibile. Deve comprendere per lo meno palpazione e un esame fisico completo. A seconda della cause possono essere necessari esami come endoscopia, colonscopia, radiografie, ecografie, ecc.
Una volta che il medico abbia realizzato la diagnosi, le sue indicazioni vanno seguite fedelmente e per tutto il tempo raccomandato. Se a queste si vuole abbinare un qualsiasi rimedio casalingo, discuterne previamente con il medico per assicurarsi che sia adatto alla propria condizione, o ancora meglio per farsene consigliare uno adeguato.
Quest’articolo è meramente informativo, pertanto non vuole realizzare diagnosi o prescrivere alcun trattamento medico. In caso si presentino sintomi o malessere, rivolgersi al proprio medico.