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La genziana è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa centro-meridionale, molto utilizzata in fitoterapia per le sue proprietà benefiche.
Scopriamola meglio.
La genziana è riconoscibile soprattutto per i suoi fiori gialli o blu violacei. La parte della pianta utilizzata in fitoterapia è rappresentata dalle radici, che per essere utilizzate devono essere essiccate, altrimenti risulterebbero velenose. È possibile reperire le radici essiccate di questa pianta in erboristeria.
In antichità, la genziana veniva utilizzata per contrastare stati febbrili. Oggi, grazie alla presenza di mucillagini, oli essenziali e alcaloidi, viene molto utilizzata in fitoterapia per le sue proprietà digestive, diuretiche, tonificanti, antibiotiche e carminative.
La genziana, infatti, è utile per contrastare stati febbrili, rinforzare il sistema immunitario, curare tosse e raffreddore e favorire l’eliminazione dell’acido urico.
La pianta, inoltre, contiene glucosi, sostanze amare che stimolano le secrezioni gastriche e salivari. Proprio per queste sue proprietà, la pianta è considerata digestiva e stimolante.
Infatti, viene utilizzata sottoforma di decotto per facilitare la digestione, stimolare l’appetito, curare i disturbi digestivi come gonfiore, flatulenza e dolori di stomaco.
La genziana viene utilizzata anche per contrastare la nausea, la diarrea e per eliminare vermi e parassiti intestinali.
Inoltre, ha proprietà depurative, poiché favorisce la diuresi e l’eliminazione delle tossine. Non solo, la pianta è utile anche per combattere l’astenia e l’anemia, e per eliminare le infezioni. Infatti, ha proprietà antibiotiche, antimalariche e antidepressive.
La pianta è utile anche per decongestionare il fegato e stimolare la cistifellea e l’ittero.
Il preparato a base di genziana, infine, è perfetto per le pelli grasse, ed è utilissimo per fari riassorbire più in fretta le cicatrici, per curare ferite infette e per favorire il decongestionamento cutaneo.
Per beneficiare degli effetti positivi della genziana, è possibile preparare un infuso o un decotto da bere quotidianamente. Si possono prendere da 4 a 5 tazze al giorno, almeno mezz’ora prima di mangiare.
Le foglie e le radici della genziana, se consumate fresche, possono risultare tossiche, per questo conviene assumerne gli estratti dietro indicazione medica.
La genziana è controindicata per chi soffre di ulcere, cancro allo stomaco, ernia iatale, iperacidità, crampi addominali, gastrite e pressione alta.
Dosi eccessive di genziana possono provocare vomito, nausea, ulcera, gastrite, reflusso gastrico ed esofagite.
La pianta è controindicata in caso di gravidanza, allattamento e nei bambini. Infine, se ne sconsiglia il consumo in concomitanza del trattamento a base di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).