Il cortisolo è conosciuto come “l’ormone dello stress”, poiché interagisce e condiziona moltissime funzioni del corpo umano inibendo le funzioni corporee non indispensabili nel breve periodo e sostenendo le funzioni degli organi vitali.
Scoperto dal Dottor Hans Selye nel 1907, il quale rilevò una forte presenza di quest’ormone in pazienti soggetti a forte stress, il cortisolo è prodotto dalle ghiandole surrenali che utilizzano come componente principale, il colesterolo.
Le ghiandole surrenali sono, a loro volta stimolate alla sua produzione, tramite l’ormone Acth prodotto dall’ipofisi, il quale è molto efficace nel far aumentare o diminuire la produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali. L’ormone dello stress ha molteplici effetti sull’organismo, volti ad accelerare il metabolismo e aumentare la ritenzione del sodio; attivare l’azione catabolica, e incrementare la quantità di glucosio nel sangue, accelerando la produzione di Atp (adenosina trifosfato), mediante il processo della glicolisi.
La produzione di cortisolo segue un andamento compatibile le esigenze metaboliche del singolo: di solito è alto la mattina dalla 6 alle 9 e scende man mano fino ad azzerarsi, la sera intorno alle 20. Oltre a determinare lo sviluppo delle ghiandole surrenali, il cortisolo influenza il metabolismo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine: qualora vi fosse una sovrapproduzione dell’ormone, essa nel tempo questo può provocare disturbi e problemi legati alla sfera metabolica.
Il cortisolo è per natura, catabolico; ovvero scompone e distrugge; ma è anche un ormone “glicemico” poiché può aumentare i livelli di zucchero nel sangue in vari modi, come ad esempio la gluconeogenesi, che è la produzione di glucosio nel fegato. Esistono diversi tipi d’infiammazione e infezioni che impattano sulla produzione di cortisolo, inviando segnali d’input alla presenza di neurochimici e citochine all’ipotalamo, i quali determinano i segnali di output del cortisolo.
Un’interferenza fra i due segnali può causare una disfunzione surrenale: in questo caso è frequente che alcuni soggetti, specie i pre-diabetici, abbiano livelli glicemici piuttosto alti, e dunque non riescano a prendere peso nonostante diete nutrienti e bilanciate.
Le ghiandole surrenali sono due strutture a forma triangolare, situate ognuna sull’estremità superiore delle reni. Hanno un colore bruno-giallastro, misurano circa 5 centimetri di lunghezza per 2,5 centimetri di larghezza e pesano circa 5 grammi l’una.
Le ghiandole surrenali sono formate da due porzioni di origine, struttura e funzioni diverse divise in parte midollare interna e corticale esterna.
La zona midollare del surrene è situata all’interno della ghiandola surrenale e avvolta dalla porzione corticale: su di essa vi sono dei cordoni cellulari irregolari che producono due neurotrasmettitori; adrenalina e noradreanalina, la cui produzione e secrezione sono controllate dall’ormone ipofisario ACTH.
La porzione corticale, detta corteccia surrenale o corticosurrene è formata da tre porzioni stratificate successivamente verso l’esterno.
Ogni strato è specializzato nella produzione di particolari ormoni steroidi. La regione glomerulare, che è più esterna, produce l’aldosterone e altri ormoni indispensabili per la regolazione del ricambio idrosalino all’interno dell’organismo. La zona intermedia, detta fascicolata produce cortisone, cortisolo e corticosterone. Infine vi è quella più interna o reticolata, che provvede alla produzione di ormoni sessuali, prevalentemente di tipo androgeno, ma anche progesterone ed estrogeni.
La secrezione del cortisolo è endocrina: questo vuol dire che è immesso direttamente nel circolo sanguigno, a differenza di quella esocrina, per mezzo della quale il prodotto viene immesso in una cavità naturale dell’organismo e rilasciato all’esterno, come accade per le lacrime e i succhi gastrici dello stomaco.
Le ghiandole surrenali sono “solo” una fabbrica, che fa ciò che gli viene ordinato di fare dal cervello: in questo processo sono coinvolte aree celebrali, responsabili della regolazione delle funzioni surrenali:
-Accesso surrenale ipotalamico-pituitario che controlla le quantità di cortisolo prodotte a qualsiasi ora del giorno e della notte
–Ippocampo che controlla e regola i ritmi circadiani dell’ormone.
–Mesencefalo, noto anche come cervello medio, che è una parte primitiva del cervello
–Ghiandola pineale che controlla l’equilibrio tra cortisolo e melatonina.