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Come combattere l’incontinenza urinaria? L’urgenza di fare pipì è un fenomeno che non riguarda solo le donne ma anche gli uomini.
In questo articolo il disturbo è analizzato e spiegato da alcuni esperti. Continua a leggere per scoprirne le cause.
State tornando a casa dal lavoro e tutto va bene, fino a quando non siete sulla porta d’entrata. Allora all’improvviso avete un impellente bisogno di fare pipì. Riuscirete ad arrivare in bagno prima che sia troppo tardi?
Non si tratta solo di una ricorrenza fastidiosa.
In verità questa condizione è una sindrome con un nome. È la “key in lock syndrome” (sindrome della chiave nella serratura) o, più formalmente, “incontinenza urinaria da urgenza“.
“Le donne che hanno questo genere impellente di incontinenza organizzano scrupolosamente la loro giornata, assicurandosi di non essere troppo lontane da un bagno,” scrive il dottore ed esperto in incontinenza Mark Smith. “Quando le donne arrivano a casa con le braccia piene di pacchi e infilano la chiave nella toppa sentono improvvisamente l’urgente impulso di urinare.
Se non lasciano tutto e si dirigono in bagno perderanno urina, spesso anche durante il tragitto”.
Nonostante colpisca prevalentemente le donne, il problema è vissuto da entrambi i sessi. Infatti, in un determinato momento, da un quarto a un terzo degli americani incontrano qualche tipo di incontinenza urinaria o la fuoriuscita incontrollabile di pipì. Il rischio sicuramente aumenta con l’avanzare dell’età ma anche la gravidanza e il parto (cesareo o vaginale) giocano dei ruoli cruciali poiché indeboliscono i muscoli pelvici.
Le cause meno frequenti ma più gravi comprendono l’infezione, l’infiammazione della vescica, il cancro alla vescica, i calcoli vescicali e tra gli altri problemi alla prostata (negli uomini).
Tuttavia, la maggior parte delle volte non viene mai individuato un determinato colpevole e ciò spinge i ricercatori a credere che la vescica non sia l’unico problema. Da quando l’età è considerata un fattore significativo, i ricercatori dell’Università del Connecticut stanno attualmente studiando in che modo l’età avanzata influenzi la comunicazione tra cervello e vescica.
“Come comunica il cervello con la vescica e come possiamo correggere la comunicazione, se dovesse iniziare a venir meno, per aiutare i nostri pazienti?” chiede il Dr. Phillip P.Smith, professore di chirurgia presso l’UConn Health’s Center for Continence and Voiding Disorders, in un articolo del sito web UConn Today. “I trattamenti attualmente disponibili non soddisfano appieno tutti i problemi urinari del nostro paziente perché non è una questione che riguarda solo la vescica“.
Quando lavorano insieme nel modo corretto, la vescica invia segnali al cervello facendogli sapere quanto è piena. Se necessario, il cervello dice al muscolo della vescica di contrarsi e rilasciare la pipì, altrimenti gli dice di trattenerla. Alcune persone, tuttavia, sperimentano un tracollo sistemico e ciò comporta il rilascio di urina da parte delle loro vesciche quando non è ancora il momento – come quando si fermano alla porta d’ingresso. Il gruppo di Smith sta studiando il modo in cui il cervello comunica con la vescica.
Smith suppone che, con l’avanzare dell’età, il sistema “pacemaker” nel cervello che dice alla vescica quando è il momento di urinare può avere dei problemi in alcuni individui.
Quindi cosa si può fare, allora? Anche se la vescica è controllata dal cervello resta sempre un muscolo. Per fortuna. Sì, perché questo significa che le attività basilari per uno stile di vita sano come allenarsi regolarmente, mangiare in modo equilibrato e rimanere idratati contribuiranno a mantenere il funzionamento al massimo del suo potenziale.
Inoltre il trattamento, l’esercitazione della vescica e evitare di fumare possono allo stesso modo dare dei benefici. Potete anche rivolgervi a un fisioterapista specificatamente formato. Gli esperti raccomandano alle donne di fare gli esercizi di Kegel per rafforzare il pavimento pelvico. L’ultima possibilità è l’intervento chirurgico alla vescica.
Un’altra soluzione è mettere in atto buone abitudini igieniche. Cercate di seguire un programma igienico flessibile. Dovreste urinare solo ogni tre o quattro ore.
“Sappiamo tutti che è meglio annullare un programma quando si è impossibilitati a farlo. E sappiamo che nessuno la vede mai in questo modo,” dice il Dr. Stephen Gregg alla “National Association for Continence” in una mail.
Infine, non andate in bagno non appena ne sentite il bisogno. Allenatevi ad aspettare altri cinque minuti o ancora di più con il passare del tempo. Il riempimento della vescica di ulteriore urina la allarga e le permette di trattenere altro liquido, quindi di ridurre i vostri numerosi via vai in bagno.
Inoltre, questo allenerà i muscoli della vostra vescica e insegnerà loro a lavorare in modo corretto. Il vostro cervello imparerà a distinguere quando tale sacca è effettivamente piena da quando c’è ancora dello spazio libero.