Perché gli esseri umani hanno i peli?

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Depilarsi è una pratica divenuta fondamentale soprattutto negli ultimi anni: sia donne che – soprattutto – uomini si depilano quasi una volta a settimana.

Scopriamo insieme quindi perché gli esseri umani sono dotati dei tanto odiati peli.

Quando abbellisci il tuo corpo, ci sono le sopracciglia da depilare, i baffi da tagliare e i capelli da curare quotidianamente. L’uomo medio passa più di un mese dalla sua vita a rasarsi la barba. Le donne rimangono ore con il rasoio in mano per togliere meticolosamente migliaia di peli superflui dalle loro gambe.

Come si sviluppano i peli

Mentre i peli che vediamo all’esterno del nostro corpo possono sembrare in crescita, la vera azione si svolge sotto la superficie della nostra pelle, o epidermide. Le cellule all’interno dei nostri follicoli piliferi si dividono e si moltiplicano, e quando lo spazio si riempie all’interno del follicolo, spinge fuori le cellule più vecchie. Dopo che le cellule più vecchie si sono indurite ed escono dal follicolo, formano il fusto del pelo.

Il fusto è per lo più costituito da tessuto morto e da una proteina chiamata cheratina.

Anagen e Telogen

I peli, fortunatamente, non crescono all’infinito – altrimenti, probabilmente assomiglieremmo tutti al Cugino It della “Famiglia Addams”. Invece, i singoli peli passano attraverso fasi attive e di riposo. Il processo di divisione cellulare che aumenta la lunghezza del fusto del pelo è la fase attiva o anagen.

La fase anagen continua per un periodo a seconda del tipo di peli corporei, quindi rallenta per la fase di riposo, o telogen.

Dato che i peli sono fatti di sostanze morte, cadono durante la fase telogen. Queste diverse durate di crescita spiegano perché i capelli crescono più a lungo dei peli sul braccio, ad esempio.

La fase anagen dei peli di solito dura solo pochi mesi, mentre la fase anagen dei capelli dura alcuni anni.

Le differenze nelle fasi di crescita, nella dimensione del follicolo pilifero e nella densità del fusto determinano anche i diversi tipi di peli del corpo umano.

Nell’utero, i feti sono ricoperti da minuscoli peli chiamati lanugine. Poco dopo la nascita, ai bambini crescono peli sottili e non pigmentati, in tutto il corpo. Quando si raggiunge la pubertà, i peli sottili lasciano il posto a peli terminali più grossi in aree come le ascelle e i genitali. Anche i peli più lunghi e spessi sul cuoio capelluto, le sopracciglia e le ciglia sono terminali.

Calcolando le categorie di peli del corpo su una persona media, il risultato è di circa 5 milioni di singoli peli.

La vita non sarebbe più semplice se avessimo un corpo totalmente liscio?

Somiglianze e differenze tra uomo e primate

Paragonato a molti mammiferi, l’ essere umano è relativamente glabro. Siamo certamente i primati con meno peli. Non sono molti i mammiferi che hanno pochi peli, inclusi gli elefanti e i rinoceronti.
Essendo che gli elefanti e i rinoceronti spendono molto tempo sott’acqua, avere pochi peli ha del tutto senso. In cambio, questi mammiferi hanno una pelle molto spessa che impedisce un’eccessiva dispersione di calore.

Se si mette un uomo di fianco a uno scimpanzé (il nostro parente genetico più prossimo) il corpo dell’uomo risulterà molto più esposto.

La differenza non riguarda solamente la quantità di peli, ma in special modo la loro dimensione. Infatti, gli uomini hanno, sul corpo, all’incirca la stessa densità di follicoli piliferi di un primate. Le due specie condividono anche le stesse zone prive di peli: labbra, palmi delle mani e piante dei piedi.

Tuttavia, i peli del corpo umano sono più fini e più corti di quelli di uno scimpanzé.

Perché quindi, nel corso dell’ evoluzione umana, gli esseri umani hanno perso la loro spessa pelliccia? Ad un certo punto, i peli spessi sarebbero diventati più un fardello che una risorsa. Gli scienziati hanno determinato un numero di potenziali risposte su come ciò sia avvenuto. Una teoria proposta è che l’uomo primitivo fosse una sorta di scimmia che viveva sott’acqua.

Avere meno peli lo rendeva più adattabile al suo ambiente acquatico. Un’altra teoria spiega che potrebbe esserci stato un adattamento per evitare la diffusione dei parassiti, essendo che essi prosperano nelle pellicce spesse.

L’evoluzione dei peli

Un’ altro punto va al traguardo del bipedismo che l’uomo raggiunse circa due milioni di anni fa. Rimanendo in posizione eretta anziché su quattro zampe, gli esseri umani esposero circa un terzo dei loro corpi alla luce del sole diretta.

Con quella postura, avere un corpo interamente ricoperto di peli non sarebbe stato necessario come protezione dal sole.

Qualsiasi sia stata la causa scatenante, la somma di questi adattamenti all’ambiente ha lasciato gli esseri umani con una quantità sporadica di peli. Le nostre teste, le nostre ascelle e i genitali hanno macchie di peli più spessi, mentre zone come la schiena sono generalmente ricoperte da pochi peli. Anche se ciò può sembrare casuale, esiste una spiegazione sul perché certe zone hanno più peli di altre.

Immaginate di indossare un cappotto durante una calda giornata di luglio. Mentre ci muoviamo, il nostro corpo si riscalda rapidamente. Si comincia a provare disagio e si inizia a sudare. Dopo 30 minuti passati a bollire dentro il cappotto, immaginate di aprire la cerniera e sentire una fresca brezza colpire la vostra pelle. Se gli esseri umani avessero una pelliccia come quella degli scimpanzé, molto probabilmente si sentirebbero intrappolati perennemente dentro a un cappotto, specialmente quando si alza la temperatura.

La termoregolazione

I mammiferi possiedono un meccanismo interno chiamato termoregolazione, che permette al cervello di adeguare la temperatura interna del corpo Esiste però un range della temperatura interna sopportabile, e questo range è molto limitato quando la temperatura cresce. Se la nostra temperatura interna crescesse di 5/6 gradi e oltre, molto probabilmente moriremmo. Per evitare che il nostro corpo si surriscaldi, incominciamo a sudare. Per fare in modo che il sudore faccia il suo lavoro e ci raffreddi, tuttavia, non può esserci una grande quantità di peli spessi.

La maggior parte degli esseri umani adulti ha circa 5 milioni di peli sparsi su tutto il corpo. E’ un numero elevato, ma i peli sono corti, fini e aiutano il processo di raffreddamento attraverso il sudore. La capacità di sopportare il calore ha permesso agli esseri umani di migrare, circa 1,7 milioni di anni fa, dalle foreste alla savana africana e oltre.

Gli esseri umani hanno una fluente chioma sulle loro teste per proteggersi.

Questo ha senso, dal momento in cui la testa è una delle parti principali del corpo umano ed è costantemente esposta al sole. Ciò significa che una maggiore quantità di calore e radiazioni la raggiungono direttamente.

Peli e attrazione sessuale

Scendendo verso il viso, si incontra la prima grande differenza tra i sessi in materia di peli. Gli uomini hanno peli facciali e pettorali più spessi, grazie a degli ormoni chiamati androgeni.

Alla base di questa disparità di genere c’è la selezione naturale. Con l’evoluzione, la quantità complessiva di peli sul corpo umano diminuì. Quando ciò successe, gli umani con meno peli probabilmente diventarono più capaci di sopravvivere, il che, a sua volta, li rese desiderabili. I maschi avevano più potere nel selezionare i partner rispetto alle femmine, il che potrebbe aver portato alla accentuata mancanza di pelli sulle donne.

Parlando di partners, i peli sul corpo possono anche giocare un ruolo nell’attrazione sessuale.

Parlando superficialmente, molte persone preferiscono un partner con ciocche lunghe, altri con peli corti o ricci. Biologicamente, le aree con peli più spessi, come le ascelle e i genitali sono probabilmente correlate con la selezione sessuale. Entrambe le aree possiedono organi in grado di secernere odori, chiamati ghiandole apocrine. Le sostanze odorose che le ghiandole secernono sono diverse da persona a persona e possono aiutare nell’attrarre membri del sesso opposto, come fanno i feromoni con altri animali.

I peli in queste zone intrappolano ed amplificano gli odori, come delle casse che amplificano il canto dell’attrazione.

In caso che queste sostanze non servissero abbastanza per rimorchiare, si potrebbe stupire il sesso opposto con un nuovo taglio, colore o una permanente. In materia di peli, al giorno d’oggi, usiamo frequentemente rasoi, creme depilatorie ed elettrolisi per rimuovere tutti i peli che non desideriamo.

Patologie che riguardano i peli

In caso qualcuno si stufi di rasarsi regolarmente, consideri quanto tempo avrebbe dedicato alla cura del corpo se fosse stato affetto da ipertricosi.

Conosciuta anche come sindrome del lupo mannaro, l’ipertricosi è caratterizzata da eccessiva crescita di peli in posti insoliti.

Le donne possono essere affette anche da irsutismo, che porta una crescita anomala di peli in zone dove solitamente crescono agli uomini. Ad esempio, una donna affetta da irsutismo può avere la barba e i peli sul petto. Questa condizione è solitamente causata dall’eccessivo livello di ormoni maschili.