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L’ormai famosa aloe vera, è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Aloeaceae nativa della penisola arabica.
Infatti predilige climi caldi e secchi come l’America centro/meridionale, Africa, Australia, Spagna, Israele e Italia, dove viene coltivata con successo. Gli usi dell’aloe sonno molto antichi, citata anche nella Bibbia, si sono rinvenute testimonianze del suo impiego su tavolette d’argilla databili attorno al 2000 a.C. e fra gli antichi Egizi era utilizzata come ingrediente nei preparati per l’imbalsamazione (da qui ‘pianta dell’immortalità’) e per la cura del corpo.
Uno studio condotto in america alla fine degli anni 50, portò a dichiarare ufficialmente le proprietà curative dell’Aloe vera per il trattamento delle ustioni individuando, tra i componenti del gel trasparente interno, l’acemannano: uno zucchero complesso dalle proprietà immunostimolanti in presenza di infiammazioni, antivirali e benefiche su alcuni disturbi gastrointestinali, inserendola, a tutti gli effetti, tra i medicinali fitoterapici approvati. Ecco quali sono i migliori usi dell’aloe vera.
Estratti e preparati a base di aloe vera sono stati finora proposti per le supposte proprietà:
Facile da coltivare anche in casa, si può acquistare presso un buon vivaio richiedendo che non sia stata trattata con fertilizzanti chimici, per poterla poi utilizzare come cosmetico o curativo.
Va annaffiata con moderazione, predilige terreno o sabbioso e temperature tra i 20° e i 30°, non sopporta i ristagni d’acqua e le correnti.
Si rinvasa a primavera e si può riprodurre per talea.
Concimare solo con fertilizzanti naturali per mantenere le sue proprietà intatte.
Dalla pianta adulta (1,5 anni circa) si potrà estrarre il gel curativo. Basterà staccare delicatamente una foglia ed inciderla con un coltello pulito lungo i bordi per poi aprirla in due, oppure sbucciare la foglia con molta attenzione. Va utilizzato subito, in quanto privo di conservanti, perderà le sue proprietà in poche ore/massimo 2 giorni. Non va assolutamente ingerito puro in quanto contiene aloina, che è fortemente lassativa.
Il gel puro di Aloe che avete estratto dalla vostra piantina, svolge azione lenitiva, calmante e antibatterica è privo di controindicazioni e può essere usato senza paura sulla pelle:
Potete usarlo tal quale o mischiato ai prodotti cosmetici che usate solitamente.
Conservate il gel avanzato per non più di un paio giorni in frigorifero.
Si trova in molti prodotti cosmetici e detergenti per la pulizia di viso e corpo come idratante e protettivo, nei prodotti per l’esposizione al sole e in quelli per lenire gli effetti delle punture d’insetto.
Il succo di aloe si può acquistare nei migliori supermercati ai reparti bio, o nelle erboristerie e negozi specializzati.
Consumato costantemente, bevuto solo o aggiunto a succhi di frutta, frullati, yogurt senza superare le dosi consigliate, risulta essere:
Quasi tutti i prodotti a base di Aloe da assumere per via interna, sono stati privati, industrialmente, dell’Aloina che è fortemente lassativa e irritante per la mucosa intestinale ed è comunque sconsigliato in gravidanza o allattamento.
La parte dura delle foglie contiene composti, chiamati antrachinoni, responsabili di effetti lassativi.
Essi stimolano la contrazione della muscolatura del colon, aumentando così la peristalsi intestinale e favorendo l’evacuazione. Aumenta la secrezione di acqua e sali da parte dell’intestino stesso, con il risultato di rendere le feci più soffici e di aumentarne il volume, tutto a beneficio di una più agevole evacuazione. L’effetto lassativo si manifesta dopo 12-16 ore.
A tal proposito si usa l’estratto secco titolato, ma solo sotto supervisione del medico.
La dose media giornaliera per uso lassativo è da 120 a 300 mg al giorno, mezz’ora prima di andare a dormire.
Meglio evitare di prenderlo per più di una settimana.
L’Aloe può interagire con farmaci per il cuore, come antiaritmici chinidinici, digitalici, betabloccanti e fenoxedil; diuretici che causano perdita di potassio come la furosemide; vincamina e alcuni analgesici. L’azione immunostimolante viene inibita dall’uso contemporaneo di cortisonici.