Non tutti sanno che con lo zenzero è possibile preparare impacchi molto efficaci in caso di infiammazioni e dolori.
Vediamo quali sono le proprietà di questo trattamento.
Lo zenzero è una spezia gustosa, utilizzata spesso in cucina per preparare deliziose pietanze. La radice, però, può essere utilizzata anche per preparare impacchi utili a contrastare infiammazioni e dolori.
Lo zenzero, infatti, esercita un’azione riscaldante che è in grado di penetrare in profondità nei tessuti, raggiungendo le aree doloranti a causa di contratture e blocchi muscolari.
Non solo, l’impacco di zenzero è in grado anche di riossigenare i tessuti. Il suo effetto rubefacente, infatti, richiama il sangue in superficie, riscaldando la parte trattata e disinfiammando la parte più profonda.
Gli impacchi di zenzero, quindi, sono utili in caso di artriti, reumatismi, mal di schiena, crampi, coliche renali, mal di denti, torcicollo. Non solo, il trattamento è utile anche in caso di bronchiti, infiammazioni acute o croniche del fegato, infiammazioni renali, infezioni della prostata, infiammazione della vescica e dell’intestino, foruncoli e ascessi.
Ancora, gli impacchi di zenzero sono un aiuto in caso di tensioni muscolari, tessuti danneggiati, asma.
Per preparare un impacco di zenzero, occorre grattugiare circa 150 grammi di radice fresca e avvolgerla in una garza o sacchettino di cotone. Questo sacchetto va immerso in una pentola d’acqua che ha raggiunto l’ebollizione.
Lasciate sobbollire per circa 5 minuti, poi strizzare bene il sacchettino di zenzero. L’acqua di zenzero ottenuta deve rimanere molto calda ma non bollente affinché il trattamento sia efficace.
A questo punto, immergetevi un panno di spugna, strizzatelo bene e applicatelo sulla parte da trattare.
Ripetete i passaggi appena il panno perde calore, così da mantenere la zona ben riscaldata dall’impacco. Il trattamento dovrebbe durare circa 30 minuti e si dovrebbe ripetere l’applicazione almeno una decina di volte.
L’impacco di zenzero non dovrebbe essere utilizzato in caso di febbre alta, sui bambini, sugli anziani, sulla testa, sui tumori, sulle donne incinte, sopra un’appendice infiammata o in caso di polmonite.