Infezioni urinarie: informazioni principali

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Le infezioni urinarie comportano quasi 10 milioni di visite ambulatoriali, 1.5 milioni di ricoveri ospedalieri e 1 miliardo di dollari in spese sanitarie secondo la National Kidney Foundation.

Due terzi delle visite ambulatoriali sono fatte a donne in età fertile.

Infezioni urinarie: un problema diffuso

Una donna su cinque presenta almeno un’infezione del tratto urinario nella sua vita mentre altre ne possono avere più di una. Fortunatamente la maggior parte delle infezioni non è grave e può essere facilmente trattata con gli antibiotici. Tuttavia, un’infezione del tratto urinario può essere particolarmente testarda e a volte richiede alcune settimane di trattamento.

Quasi il 20% delle donne che hanno contratto tale infezione rischiano di contrarla nuovamente. Il 30% di quelle che l’hanno avuta due volte la contrarranno una terza volta. Inoltre, circa l’80% delle donne che hanno avuto per tre volte l’infezione potrebbero contrarla un’altra volta. Se non trattate, le infezioni del tratto urinario possono condurre ad altri problemi di salute più seri, di conseguenza è meglio non trascurarle.

Le vie urinarie

Il tratto urinario comprende due reni, due ureteri, la vescica e l’uretra. I reni rimuovono i rifiuti e l’acqua dal sangue per trasformarli in urina. Quest’ultima percorre dei tubicini muscolari chiamati ureteri fino ad arrivare alla vescica. Questo è un organo a forma di palloncino costituito da muscoli, tessuti connettivi e nervi che si gonfia al sopraggiungere dell’urina. Tale soluzione rimane nella vescica fino a quando non viene espulsa dal corpo tramite un altro tubicino chiamato uretra.

Due gruppi muscolari, ossia i muscoli del pavimento pelvico e gli sfinteri uretrali, controllano l’attività dell’uretra e del collo vescicale. Tali muscoli devono collaborare tra loro per trattenere l’urina nella vescica per la maggior parte del tempo e consentire il suo svuotamento qualora sia necessario.

Infezioni urinarie: informazioni fondamentali

La maggior parte delle infezioni del tratto urinario sono provocate da una serie di batteri, tra cui l’Escherischia coli (E.coli), che si trova nelle feci.

Nelle giovani donne lo stafilococco è l’organismo più comune che causa l’IVU. Poiché le aperture intestinali, la vagina e l’uretra sono molto vicine, per i batteri è semplice diffondersi nell’uretra. Poi possono percorrere il tratto urinario fino a giungere alla vescica. E qualche volta anche ai reni.

L’infezione si verifica quando i batteri si attaccano all’apertura dell’uretra per poi moltiplicarsi, provocando un’infezione conosciuta come uretrite.

Spesso i batteri si diffondono nella vescica, causando un’infezione vescicale. Se il problema non viene trattato, l’infezione continua a diffondersi nel tratto urinario, provocando un’infezione ai reni chiamata pielonefrite. Se quest’ultima non viene trattata i batteri entrano nella circolazione sanguigna (conosciuta come urosepsi) ed è un’infezione potenzialmente fatale che richiede il ricovero ospedaliero e la somministrazione di antibiotici per via endovenosa.

I sintomi

Il primo segno di una infezione alla vescica può essere uno stimolo impellente di urinare oppure una dolorosa sensazione di bruciore durante l’atto.

Potresti avvertire il bisogno di andare frequentemente al bagno e di emettere poca urina in ogni occasione. Tale urgenza si ripresenta in fretta e la minzione potrebbe essere difficile da controllare, tanto che è possibile che tu abbia perdite involontarie di urina durante il sonno. È anche possibile che si provi dolore nella parte inferiore dell’addome, alla schiena o alle parti del corpo. L’urina potrebbe apparire torbida oppure rosseggiante per via del sangue.

Può anche avere un odore sgradevole o forte. È anche possibile che tu ti senta stanco, instabile e spossato. Se l’infezione si è diffusa ai reni, potresti avere febbre, brividi, nausea, vomito e dolore alla schiena oltre al bisogno impellente di urinare e minzione dolorosa.

IVU: le cause più frequenti

Alcune donne sono più predisposte alle infezioni del tratto urinario rispetto ad altre. Questo perché le cellule delle loro aree vaginali e delle uretre sono più facilmente soggette ai batteri.

Anche le donne con madri o sorelle che presentano frequenti infezioni del tratto urinario sono più vulnerabili. Il rischio di contrarre tale infezione aumenta dopo la menopausa. Infatti, anche il restringimento della vagina e dell’uretra in seguito a tale periodo potrebbe rendere tali zone meno resistenti ai batteri e provocare più frequentemente infezioni del tratto urinario.

L’irritazione o le ferite alla vagina o all’uretra in seguito al rapporto sessuale, farsi la doccia, i tamponi igienici o i deodoranti femminili possono rappresentare per i batteri un’opportunità per attaccare.

L’utilizzo del diaframma può provocare irritazione e interferire con la capacità di svuotamento della vescica. Così facendo, consente ai batteri di trovare un’area in cui svilupparsi. La costipazione può portare a un numero elevato di batteri E.coli nell’intestino. Questo aumenta il rischio di una possibile diffusione nel tratto urinario.

Qualsiasi anormalità del tratto urinario che blocca l’emissione di urina, come un calcolo renale o il prolasso dell’utero o della vagina può condurre a un’infezione o a infezioni frequenti.

Le patologie che colpiscono il sistema immunitario come il diabete, l’AIDS o le malattie renali croniche incrementano il rischio di infezioni del tratto urinario. L’uso prolungato di un catetere a permanenza è una fonte comune per questo tipo di infezioni. Il catetere è un tubicino dal materiale soffice che viene inserito nella vescica attraverso l’uretra per il drenaggio delle urina. La cateterizzazione intermittente (in cui il soggetto svuota la vescica più volte al giorno ma poi il catetere viene immediatamente rimosso) è in effetti utilizzata per prevenire le infezioni ricorrenti in alcuni pazienti.

Infezioni urinarie e gravidanza

Sebbene le donne in gravidanza non siano più predisposte alle infezioni del tratto urinario rispetto alle altre, nel momento in cui tali infezioni si presentano è molto probabile che i reni vengano colpiti. I cambiamenti ormonali e le modifiche del tratto urinario durante la gravidanza potrebbero rendere più facile l’attacco batterico. Tali infezioni nelle donne incinte possono condurre all’urosepsi, a danni renali, a pressione alta e al parto prematuro.

Tutte le donne in tale stato dovrebbero fare controlli periodici delle urine durante la gravidanza. Quelle con una storia di infezioni urinarie ricorrenti dovrebbero farli più di frequente. La maggior parte degli antibiotici sono considerati sicuri in gravidanza. Tuttavia il tuo medico terrà in considerazione l’efficacia del farmaco, la progressione della gravidanza e i possibili effetti collaterali sul feto nel momento in cui dovrà stabilire quale sia il medicinale più adeguato e la sua durata di somministrazione.