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Chi soffre di vuoti di memoria e dimentica spesso le cose potrebbe preoccuparsi eccessivamente per un problema che spesso dipende solo dallo stress.
Ci sono infatti periodi della vita in cui, a causa di un’alimentazione scorretta o stati di grande stanchezza, la memoria potrebbe fare ’tilt’. Vediamo quindi in questa guida come aiutarla migliorando l’alimentazione stessa con degli integratori del tutto naturali.
La prima cosa da specificare è che avere poca memoria non è necessariamente sintomo di un problema grave. Innanzitutto ci sono persone che ricordano naturalmente di più le cose ed altre che invece tendono a non fissarle in mente.
Se poi si aggiunge il fattore stress a questa predisposizione naturale, il vuoto di memoria diventa molto più comprensibile. C’è da considerare poi che, ad esempio, una cura terapeutica con dei farmaci a volte più dare come effetti collaterali smemoratezza. In casi più gravi poi, la perdita della memoria può insorgere a causa di stati di demenza senile o depressione grave. Senza però arrivare a queste problematiche, i piccoli disturbi della memoria dipendono in generale da un cervello che non è abbastanza nutrito e stimolato.
Proprio qui intervengono gli integratori.
Il funzionamento degli integratori è principalmente quello di aiutare il sistema nervoso a funzionare meglio in generale, cosa che di conseguenza ha degli effetti benefici anche sulla memoria, oltre che sulle altre funzioni cognitive. Si tratta di principi attivi estratti da piante ed erbe, che non hanno quindi alcun tipo di effetto collaterale dannoso e non danno assuefazione. Inoltre, poiché spesso i disturbi della memoria si associano a problemi di natura vascolare, gli integratori agiscono anche sulla circolazione sanguigna che, come è noto, apporta ossigeno al cervello.
Si tratta quindi di un circolo virtuoso che fa bene a tutto l’organismo.
Ci sono alcuni prodotti che naturalmente sono adatti alla stimolazione della memoria. Tra questi si segnala:
Le sue proprietà derivano dai polifenoli e dai flavonoidi contenuti nella pianta. Se ne consiglia l’uso in tisane e decotti;
Non a caso un deficit di colina viene riscontrato in gravi patologie come la demenza senile che si caratterizza proprio per la perdita della memoria;
È noto anche per avere una buona capacità di protezione contro i radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento delle cellule con conseguente decadimento della memoria;
Aiuta infatti la concentrazione e ripara le cellule danneggiate.