Al giorno d’oggi è sempre più frequente il sentir parlare d‘intelligenza artificiale applicata alle cure, in modo particolare contro i tumori.
L’AI sta riproduce i meccanismi mentali umani utilizzando algoritmi e computer. Ma, in che modo combatte il cancro?
L’intelligenza artificiale crea software o hardware in grado di offrire soluzioni come farebbe la mente umana. Nel 2050 l’intelligenza artificiale rivoluzionerà il settore oncologico di cui in modo particolare quello diagnostico e di guarigione.
Un team di ricercatori di Google inserendo un moltitudine di esiti TAC su un computer con l’obbiettivo di cercare di renderlo capace di identificare le lesioni dei polmoni tipiche di una certa tipologia di cancro, ha scoperto che il computer ha organizzato i dati attraverso un algoritmo che riesce a diagnosticare la presenza di tumore in percentuali più elevate rispetto ad un esperto radiologo.
Il dato ha quindi evidenziato che l’intelligenza artificiale contro il cancro è più efficace rispetto alla valutazione umana. Una scoperta che non mira alla sostituzione della figura del radiologo esperto, anzi, l’AI diventerebbe una specie di assistente del medico nelle procedure di screening per il tumore.
L’applicazione dell’AI nella medicina prospetta comunque diverse problematica a cui far fronte, come l’attendibilità degli algoritmi per tutti i gruppi di pazienti, ovvero è necessario controllare che i dati sia eterogenei.
Infatti il medico decide su dati oggettivi clinici, dati che non possono condizionare l’algoritmo. Nel caso in cui l’intelligenza artificiale sia utilizzata per affiancare il medico nel prendere una decisione l’applicazione dell’AI si chiama disrupt healthcare. In Italia a fronte di 1000 tumori diagnostica all’anno stanno aumentando le percentuali di guarigione, questo grazie agli screening e d alle cure mirate alla riduzione della mortalità.
Il progetto DeepMind dell’azienda inglese d’intelligenza artificiale del gruppo Alphabet, usa i dati forniti dai medici per migliore i servizi offerti, tra cui l’elaborazione delle informazioni in tempi brevi accelerando la tempistica di radioterapia.
Mentre il progetto Watson di IBM è utilizzato in più ambiti, un progetto che mira a divenire la svolta nella battaglia contro il cancro data la sua intelligenza artificiale che risulta attendibile al 96%.
Ad oggi il sistema Watson è impiegato in 55 ospedali nel mondo e viene utilizzato in modo particolare per il cancro al seno e ovaie.
Il centro di ricerca Italiano, Human Technopole, ancora in fase di sviluppo, sta elaborando centro di Data Science che fornirà algoritmi di analisi con i dati dei pazienti.
In Australia invece un team di ricerca utilizza i dati delle mammografie al fine di educare all’Intelligenza artificiale a individuare schemi potrebbero non essere valutati dalla mente umana.