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Spesso chi soffre di intolleranza al fruttosio non conosce l’alimentazione più adeguata da seguire.
Il fruttosio è uno zucchero semplice, che solitamente viene consumato sotto forma di saccarosio, il quale si scompone all’interno dell’intestino rilasciando glucosio e fruttosio. I problemi sorgono quando viene meno l’assorbimento o la semplice metabolizzazione della suddetta sostanza.
Nel soggetto, il processo di metabolizzazione del fruttosio è influenzato da un errore genetico che causa la carenza di un enzima che interviene nelle reazioni biochimiche dell’organismo.
Chi ne soffre dovrebbe seguire una rigorosa dieta senza fruttosio, consumando al massimo 1/2 grammi di questo zucchero.
Tra gli alimenti ammessi vi sono:
Non sono ammessi alimenti come: carne e pesce lavorati, bevande di soia, latte condensato, pomodori e yogurt alla frutta.
A differenza dei soggetti intolleranti, non sussiste un vero e proprio errore genetico, ma le cellule intestinali dei soggetti non sono in grado di assorbire in maniera completa o parziale il fruttosio, manifestando sintomi gastrointestinali. La dieta da seguire varia a seconda del livello di malassorbimento: un’intolleranza totale comporterà una dieta simile a quella dei soggetti con intolleranza ereditaria; mentre un’intolleranza parziale -più frequente- permetterà il consumo di alimenti a basso contenuto di zucchero.
Ammesso in quantità moderata il consumo di alimenti con alto contenuto di fruttosio.
Alimenti con alto contenuto di fruttosio ammessi:
Alimenti con basso contenuto di fruttosio ammessi:
In entrambi i casi, sia per quanto riguarda un’intolleranza completa che un malassorbimento, è consigliata l’assunzione di integratori a base di vitamina C.
Consigliato anche l’acido folico, poichè aumenta l’attività degli enzimi glicolitici, e tra questi, il fruttosio-1-fosfato aldolasi, permettendo di consumare una leggera quantità extra di fruttosio senza subire spiacevoli conseguenze.
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