L’intossicazione da mercurio è causata dall’inalazione, dal contatto o dall’ingestione di questo metallo.
Può trattarsi si un’intossicazione acuta oppure di un’intossicazione cronica a seconda del tipo di contatto che si è avuto con questo materiale tossico. Scopriamo quali sono i principali sintomi con cui si manifesta in entrambe le situazioni.
I sintomi dell’intossicazione da mercurio cambiano a seconda che si tratti della forma acuta o della forma cronica.
Nel caso si tratti della forma acuta, l’intossicazione è causata dall’ingestione del materiale tossico o dalla sua inalazione.
Il quadro sintomatologico riguarda in primis l’apparato digerente: sono tipici infatti i dolori addominali, la diarrea, infiammazioni alle gengive che tendono a sanguinare o a provocare gengiviti. C’è anche il rischio di collasso dell’apparato circolatorio e di problemi a livello dell’apparato respiratorio. Sono frequenti anche i sintomi a carico dei reni come il non riuscire ad eliminare utine oppure l’insufficienza renale acuta. Non mancano infine i sintomi neurologici come tremori, paresi, stato confusionale e perdita di sensibilità.
Nel caso si tratti della forma cronica, l’intossicazione comporta prima di tutto problemi molto seri a carico del sistema nervoso centrale. Lentamente vengono colpiti gli altri organi. Ci sono dei disturbi a livello psichico come ad esempio ansia, depressione, problemi a socializzare, disturbo ossessivo compulsivo, difficoltà a parlare in maniera corretta. Ci sono anche dei problemi a livello fisico come ad esempio tremori molto forti, gengivite, stomamtite, eritemi cutanei e dolori agli arti.
Nel caso si tratti di intossicazione acuta per ingestione è essenziale andare in ospedale dove verrà fatta una lavanda gastrica utile per eliminare il contenuto dello stomaco e quindi anche le sostanze tossiche prima che entrino in circolo. Per quanto riguarda l’intossicazione cronica, in generale si utilizza la terapia chelete che consiste in un trattamento per legare il metallo tossico a un agente chimico chiamato appunto chelete.