Per dominare la Serie A e l’Europa, Victor Osimhen ha lavorato duro fin da inizio stagione, periodo in cui l’attaccante nigeriano è stato costretto ai box da un problema fisico.
Ad oggi il centravanti di Spalletti si sta dimostrando implacabile sotto porta, 17 i gol fin qui realizzati in Serie A di cui molti anche di una certa caratura. Per avere prestazioni tanto costanti e di alto livello, seguire una dieta messa a punto per uno sportivo è fondamentale, e anche Victor dovrà seguire un regime alimentare ben preciso, nonostante il mistero che avvolge la sua dieta.
Di certo però non è un caso se questa è la migliore stagione a Napoli per Osimhen.
Il club partenopeo ha da anni un occhio particolare per la dieta dei suoi calciatori, idea sposata anche dal tecnico Luciano Spalletti che orami da anni si interessa alla qualità dei nutrimenti, tanto che in Toscana ha deciso di investire su delle coltivazioni biologiche e su dei ristoranti di classe.
Da quando è arrivato a Naoli, Victor Osimhen vive a Posillipo, e raramente esce a fuori di casa a mangiare, complice anche la sua notorietà nella zona campana ovviamente.
Specialmente nei primi tempi in Italia, l’attaccante si faceva portare a casa piatti tipici africani della tradizione nigeriana come semola con carne, riso e patate, fagioli… ma è stato rapidamente conquistato dalla cucina napoletana, tanto che ora spesso e volentieri si concede una pizza (alimento concesso all’interno della dieta della squadra partenopea a condizione che gli ingredienti siano di alta qualità).
Recentemente il calciatore nigeriano è stato anche visto, camuffato con occhiali e cappello, recarsi in un ottimo ristorante di pesce in città, scoprendo così un altro dei piatti forti tipici di Napoli.
Visto il bagno di folla a cui poi Osimhen è stato sottoposto una volta riconosciuto, non ci si stupisce che la maggior parte delle volte il bomber preferisca farsi portare il cibo a casa.
Per saperne di più sulla dieta specifica seguita da Osimhen, è stato intervistato il nutrizionista del Napoli Marco Rufolo, che ha subito chiarito: “La dieta di Victor resta top-secret, non posso dire nulla al riguardo”.
Spiegando però in maniera dettagliata in cosa consiste il suo ruolo: Il mio compito è curare alimentazione e integrazione, ma anche prevenire la disidratazione, uno dei principali nemici degli atleti. Molte volte pur avendo perso molti liquidi, non si sente il bisogno di bere. Per questo occorre aiutare a reintegrare tempestivamente acqua e sali minerali, magari anche con qualcosa di più palatabile rispetto alle semplici bottigliette d’acqua. Una buona soluzione? Gli estratti di frutta“.
Rufolo chiude mettendo in risalta l’importanza di un nutrizionista per gli sportivi moderni: “Ci si è arrivati col tempo. Prima il nostro era un lavoro episodico oggi si è capita l’importanza giornaliera del nutrizionista. Anche e soprattutto in trasferta dove è più difficile controllare la filiera alimentare”.