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L’invecchiamento è un processo biologico inevitabile che coinvolge molteplici fattori, tra cui l’alimentazione.
Studi scientifici hanno identificato nove “hallmarks” responsabili dell’invecchiamento e dell’infiammazione sistemica, rendendo l’alimentazione un elemento chiave nella scienza della longevità. La dieta funzionale rigenerativa si propone come un approccio rivoluzionario per influenzare la risposta epigenetica e attivare i geni responsabili della rigenerazione del DNA.
L’infiammazione sistemica, conosciuta come “inflammaging”, e lo stress ossidativo sono determinanti nell’invecchiamento e nello sviluppo di malattie croniche.
La detossificazione e la riparazione del DNA sono aspetti cruciali. La dieta funzionale rigenerativa, sviluppata dalla dottoressa Federica Almondo, si concentra su proteine mima-digiuno e sulla modulazione genica per attivare una risposta di riparazione.
La dieta funzionale rigenerativa:
Questa dieta non mira al dimagrimento, ma al benessere complessivo. La nutrizione funzionale è la base, fornendo al corpo gli ingredienti necessari per riportarlo all’equilibrio. La nutrizione rigenerativa, ulteriormente arricchita, agisce come un potente antinfiammatorio e antiossidante, modulando i processi metabolici e genici.
L’educazione alimentare diventa essenziale, insegnando come combinare gli alimenti per massimizzare i benefici sulla salute.
I benefici della dieta funzionale rigenerativa:
1. Alcalosi Tissutale: Favorisce un ambiente alcalino essenziale per il corretto funzionamento cellulare e l’eliminazione delle tossine.
2. Salute della Flora Intestinale: La presenza di prebiotici mantiene una flora intestinale sana, preservando la funzione di barriera.
3. Azione Antinfiammatoria e Antiossidante: La scelta mirata degli alimenti e il bilanciamento dei macronutrienti contribuiscono a ridurre l’infiammazione e contrastare lo stress ossidativo.
4. Stimolazione delle Sirtuine: Alcuni alimenti, come cavolo riccio, olio extra vergine d’oliva e curcuma, stimolano le sirtuine, proteine che contribuiscono alla perdita di peso e rallentano l’invecchiamento cellulare.
Per stimolare le sirtuine, alimenti come cavolo riccio, olio extra vergine d’oliva, cipolle, rucola, datteri, curcuma e arance rosse di Sicilia sono consigliati. I cibi alcalinizzanti, come frutta e verdura di stagione, olive extra vergini, cetrioli, broccoli, spinaci, alghe e tè verde, contribuiscono all’equilibrio tissutale.
Gli alimenti antiossidanti, come more, mirtilli, frutta e verdura rossa, cacao, semi di chia, grano saraceno e spezie come curcuma, curry e aglio, proteggono dalle lesioni ossidative. Per favorire il microbiota intestinale, è consigliato consumare alimenti vari come cicoria, aglio, asparagi, anacardi, avena, semi di chia e banane acerbe.
La dieta funzionale rigenerativa emerge come un approccio promettente per contrastare l’invecchiamento. Studi indicano che la restrizione calorica, parte integrante di questa dieta, potrebbe avere effetti positivi sulla longevità. Tuttavia, è importante considerare la complessità del processo e la variabilità individuale. Mentre la ricerca su modelli animali è incoraggiante, ulteriori studi clinici sono necessari per confermare l’efficacia nella specie umana. La comprensione sempre più approfondita dei marcatori molecolari dell’invecchiamento offre prospettive entusiasmanti per il futuro, indicando la possibilità di intervenire farmacologicamente su questi processi.
Adottare una dieta funzionale rigenerativa potrebbe rappresentare un passo significativo verso uno stile di vita più sano e una vita più longeva.