La dieta mediterranea: un patrimonio culturale da riscoprire

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Un patrimonio culturale immateriale

La dieta mediterranea è molto più di un semplice regime alimentare; è un vero e proprio patrimonio culturale che affonda le radici nella storia dell’umanità. Riconosciuta dall’UNESCO nel 2010 come patrimonio culturale immateriale, questa tradizione alimentare rappresenta un insieme di pratiche, conoscenze e valori che si sono sviluppati nel corso dei secoli nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. La sua importanza va oltre il cibo, abbracciando aspetti sociali, culturali e ambientali che meritano di essere esplorati e valorizzati.

Un evento di rilevanza internazionale

Il 15 novembre si terrà un evento significativo presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove si svolgerà l’ottava edizione della Mediterranean Lecture. Questo ciclo di lezioni magistrali, ideato dal MedEatResearch, offre un’opportunità unica per approfondire la storia e l’evoluzione della dieta mediterranea. Quest’anno, il relatore sarà Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei, che porterà la sua esperienza e competenza in un tema di grande attualità.

La dieta mediterranea nel contesto moderno

In un’epoca di globalizzazione e industrializzazione, la dieta mediterranea si presenta come un modello sostenibile e salutare. Essa non solo promuove il benessere fisico, ma incoraggia anche la sostenibilità ambientale e la biodiversità. Durante la lectio magistralis, Zuchtriegel esplorerà come le pratiche alimentari tradizionali possano essere integrate nella vita moderna, affrontando le sfide contemporanee legate alla salute e all’ambiente. La lezione sarà trasmessa in diretta streaming, rendendo accessibile a un pubblico più ampio un tema di grande rilevanza.

Il ruolo della ricerca e della divulgazione

Il MedEatResearch, fondato da Marino Niola ed Elisabetta Moro, gioca un ruolo cruciale nella promozione della dieta mediterranea attraverso la ricerca e la divulgazione scientifica. Il loro impegno è stato recentemente riconosciuto con il Premio Vivere a spreco zero, un attestato di merito per il lavoro svolto nella sensibilizzazione riguardo lo sviluppo sostenibile. Attraverso iniziative come il Mediterranean Diet Virtual Museum, si mira a preservare e diffondere la conoscenza di questa tradizione alimentare, rendendola accessibile a tutti.