Cos’è e a che cosa serve la melatonina

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In questo articolo ci occupiamo di comprendere l’importanza della melatonina.

Vediamo innanzitutto che cos’è e qual è la sua funzione per il nostro benessere, come capire se si è carenti e come comportarsi per integrarla dato che costituisce una delle soluzioni più efficaci per chi è alla ricerca di rimedi per risvegli notturni.

Che cos’è la melatonina

La melatonina è un ormone prodotto dal nostro cervello (in particolare dalla ghiandola pineale) che favorisce il sonno. Detta infatti “ormone del sonno”, ha un ruolo importantissimo nel regolare il ciclo “sonno-veglia” e favorire così il ritmo circadiano.

I livelli di melatonina nel sangue variano durante i diversi momenti della giornata, risultando più bassi durante il giorno e crescendo nelle ore precedenti al momento in cui si va a dormire; rimangono alti durante il sonno per poi scendere nuovamente prima del risveglio. Il momento in cui il corpo produce maggiore melatonina è quindi la notte durante la fase del sonno.

Ma cosa succede quando non è abbastanza?

Come riconoscere una carenza di melatonina?

Ma come sapere se manca la melatonina nel proprio corpo? I sintomi legati alla carenza di melatonina sono strettamente legati alla regolarità del sonno e agli sbalzi d’umore che ne conseguono.

Tra gli indicatori più comuni di questa mancanza si annoverano i disturbi del sonno o la sua totale carenza (come nei casi di insonnia), la stanchezza diurna e il senso di affaticamento cronico, la difficoltà a concentrarsi e a portare a termine gli impegni della quotidianità e la mancanza di controllo sul proprio stato emotivo che può sfociare in sbalzi d’umore e stati depressivi.

Come assumere melatonina grazie all’alimentazione

La melatonina non è solamente prodotta in modo naturale dal nostro corpo ma è anche reperibile in numerosi alimenti il cui consumo regolare può aiutare a sopperire la mancanza se si è carenti.

La fonte principale di melatonina è rappresentata dagli alimenti di origine vegetale, nella verdura, nella frutta e nei legumi. Tra i più ricchi di questa sostanza si annoverano l’avena, il riso integrale, il mais, le banane, le ciliegie e i pistacchi ma anche le lenticchie, i fagioli, i pomodori e i ravanelli.

Esistono anche alimenti di origine animale che ne contengono importanti quantità, tra questi compaiono il salmone e le uova. Introdurli nella propria alimentazione aiuta ad aumentare i livelli di melatonina nell’organismo.

Quando integrare la melatonina?

In via generale può essere opportuno integrare la melatonina quando si soffre di disturbi del sonno.

Questo capita di frequente alle persone anziane che tendono a non dormire correttamente e a farlo per poche ore a notte e a chi, per motivi legati al lavoro o al proprio stile di vita, cronicizza abitudini di sonno-veglia irregolari (per esempio lavorando la notte o cambiando di frequente fuso orario e subendo quindi il jet leg).

Serve quindi integrare la melatonina se si vuole ridurre i tempi di addormentamento, rendere la fase del sonno più profonda evitando i fastidiosissimi risvegli notturni e ristabilire il ritmo circadiano così da avere il corretto apporto di energie durante tutta la giornata.