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Avevamo già accennato al fatto che la vitamina D fosse capace di svolgere l’importantissima azione di antibiotico naturale.
Ebbene, dal fronte della cosiddetta vitamina del sole arriva un’altra importante notizia in quanto a prevenzione naturale. Secondo una recente ricerca condotta dalla francese “International Agency for research on Cancer”, la vitamina D giocherebbe in prima linea contro il tumore al Colon, riducendone la probabilità del 40%. Lo studio dell’istituto francese, che non è l’unico sul tema, è stato condotto su più di 500mila soggetti, dei quali è stata seguito l’andamento della salute per sei anni.
Ebbene, dai risultati è emerso che, ad una concentrazione di 5 nanomoli per litro di sangue di Vitamina D, il rischio di cancro si riduceva addirittura del 40%! Ovviamente si attendono ulteriori delucidazioni da parte dei ricercatori, sempre al lavoro per capire quale sia il modo più adatto per assumere tale vitamina.
In realtà la “vitamina D” non è una vitamina in senso stretto. Essa è infatti un potentissimo ormone steroide che viene prodotto quando la nostra pelle è esposta da una quantità adeguata di luce solare ultravioletta.
Oggi, sopratutto in inverno, siamo sempre meno esposti alla luce solare anche perché la nostra vita si svolge prevalentemente in luoghi chiusi. Da numerosi studi emerge che una carenza di questo elemento è collegata a una maggiore incidenza di cancro: al seno, ai polmoni, alla prostata e al colon. La mancanza di vitamina D crea anche depressione, attacchi cardiaci, dolori cronici muscolari e articolari, asma e stanchezza cronica. Questo ormone è molto importante grazie alla sua capacità di accelerare la guarigione dei tessuti che porta a una riduzione del rischio di degenerazione delle cellule.
E’ molto importante anche per la salute delle ossa, le difese immunitarie e le funzioni dell’intestino stesso.
La sindrome del “colon irritabile” non è una vera patologia, ma un malfunzionamento dell’intestino. Le cause non sono ancora certe ma quello che ne risulta sono una lunga serie di sintomi e disagi che alternano periodi di remissione a fasi acute. I sintomi più frequenti sono mal di pancia, gonfiore e flatulenza, crampi.
Certamente la dieta e lo stile di vita possono influire su questo disturbo. Infatti, mangiare determinati cibi sembra essere deleterio per l’intestino irritabile e lo stress può aumentare questa condizione. Si pensa che, alla base di questa sindrome possano esserci oltre che un’ipersensibilità del colon, una predisposizione familiare, cambiamenti ormonali o infezioni intestinali.
La maggior parte degli individui con il colon irritabile presenta livelli molto bassi o insufficienti di vitamina D, elemento essenziale per la salute ed è più predisposto a sviluppare il cancro al colon.
Per scoprire questo deficit basta un semplice esame del sangue. In numerosi studi è stato riscontrato che tanto più intenso è il disturbo del colon, tanto più bassi sono i valori della vitamina D. Non si può ovviamente parlare di una soluzione completa al problema ma, certamente, questa vitamina è in grado di migliorare la situazione. Il fatto è di fondamentale importanza se si pensa che il deficit di vitamina D non è solo legato a malattie infiammatorie croniche dell’intestino e alla depressione ma addirittura al tumore del colon.
Solitamente, i trattamenti farmacologici contro il colon irritato aiutano solo a controllare i sintomi ma non ne eliminano la causa scatenante. Per contenere i sintomi del colon irritabile, oltre ad assumere integratori a base di vitamina D è importante anche eliminare dalla propria dieta alcuni alimenti causa di gonfiore e cibi grassi e fritti.
Negli ultimi anni, come detto in precedenza, sono stati svariati gli studi sul tema.
Molti di questi hanno dimostrato che livelli elevati di vitamina D sono correlati a una maggiore sopravvivenza in pazienti con tumore del colon-retto. In particolare, lo studio SUNSHINE presentato all’ASCO di Chicago ha dimostrato che la progressione della malattia sembra rallentare negli individui che assumono integratori di vitamina D ad alto dosaggio. In generale, la ricerca scientifica individua in fattori dietetici e legati allo stile di vita un’influenza significativa sul rischio di sviluppare un tumore al colon.
Tra i vari fattori ritenuti protettivi contro la malattia sono estati messi in evidenza l’esercizio fisico, un indice di massa corporea normale e un alto livello della vitamina D. Essa avrebbe infatti un effetto antineoplastico. Ovviamente, per dati maggiormente incisivi si necessità di ulteriori ricerche per cercare di capire i precisi meccanismi molecolari e biologici che fanno sì, che la vitamina D influisca positivamente sulla prevenzione e sulla cura del tumore al Colon.