(Adnkronos) – Allarme e preoccupazione per il calo delle coperture vaccinali nel nostro Paese.
A esprimerle è la Commissione Salute dell'Accademia dei Lincei, formata da alcuni dei massimi scienziati italiani: l'immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto clinico Humanitas; Guido Forni, già docente di Immunologia all'università di Torino; Giuseppe Ippolito, infettivologo già direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma; Rino Rappuoli, microbiologo, uno dei maggiori esperti di vaccini in Italia. A 5 anni dalla prima diagnosi di Covid-19 nel nostro Paese, la commissione ha messo a punto un documento con un titolo molto chiaro: 'Vaccini e salute pubblica.
Un segnale di allarme e preoccupazione'. E con un invito altrettanto chiaro: "Promuovere una campagna di sensibilizzazione sull'importanza della ricerca scientifica e, in particolare, sui benefici dei vaccini". Il primo elemento analizzato è proprio il calo della copertura vaccinale in Italia, che "per alcuni vaccini dell'infanzia è a
l di sotto della soglia raccomandata e vi sono motivi di forte preoccupazione. Ad esempio, nel 2024 in Italia sono stati segnalati 1.045 casi di morbillo, mentre nel 2023 i casi erano 44.
E' bene ricordare che il morbillo può avere gravi conseguenze. Inoltre, nella maggior parte dei Paesi europei, Italia compresa, c'è stato un incremento esponenziale nell'incidenza di pertosse tra la fine del 2023 e il primo trimestre 2024", scrivono gli scienziati sottolineando anche una situazione "ancora peggiore" per gli adulti, come dimostra, nella stagione 2023-2024, la copertura vaccinale per l'influenza, scesa al 18,9% rispetto alla stagione precedente quando era del 20,2%.
Altro elemento preoccupante le disuguaglianze regionali, con significative differenze percentuali tra le diverse regioni. Per il vaccino contro Papillomavirus umano (Hpv), che "protegge dal cancro della cervice uterina che solo in Italia causa ancora circa 1.000 decessi all'anno", in "nessuna regione la copertura raggiunge il 95%, in nessuna delle coorti prese in esame". Nel 2023 "la copertura ottenuta con un ciclo completo, per le femmine della corte di nascita 2010, è stata del 31%, variando dal 20% della Sicilia al 61% della Toscana".
"Nonostante i vaccini abbiano contribuito in modo straordinario al miglioramento della salute globale, oltre 1 milione di bambini muore ogni anno nei Paesi a basso reddito a causa della mancata disponibilità di vaccini fondamentali come quelli contro morbillo, tetano e pertosse", ricordano gli scienziati che evidenziano come, accanto ai successi dei vaccini, "permangono sfide e difficoltà. Malattie come Hiv, tubercolosi e malaria sono ancora ostacoli per la ricerca scientifica. Tuttavia, per la prima volta si registrano risultati promettenti nei vaccini contro la malaria.
Un altro ambito di grande interesse riguarda i vaccini terapeutici contro il cancro". Inoltre, "come già descritto nella nota dell'Accademia dei Lincei del 2024, i vaccini sono un'arma di grande valore nel combattere la resistenza agli antibiotici e il loro sviluppo per combatterla" è stato tra le "priorità suggerite dal G7 presieduto dall'Italia nel 2024". La pandemia di Covid-19 "ha dimostrato ancora una volta che i vaccini sono una fondamentale cintura di sicurezza per l'umanità".
La Commissione Salute dell'Accademia dei Lincei, dunque, "auspica che il centro Biotecnopolo" di Siena "possa diventare pienamente operativo il prima possibile, a beneficio della salute pubblica nazionale". Gli accademici hanno inoltre ricordato che "come evidenziato in diversi documenti della Commissione Salute dell'Accademia dei Lincei, i vaccini sono stati uno degli strumenti più efficaci nel limitare i danni sanitari e sociali della pandemia da Covid-19. L'Oms Europa – sottolineano – ha stimato che tra dicembre 2020 e marzo 2023 la vaccinazione contro il Covid ha salvato direttamente oltre 1,6 milioni di persone di età pari o superiore a 25 anni.
In particolare, il 96% delle persone salvate aveva 60 o più anni e il 52% aveva un'età pari o superiore a 80 anni. Questi dati non solo evidenziano l'efficacia dei vaccini nel prevenire la mortalità correlata al Covid-19, ma sottolineano anche il ruolo fondamentale delle campagne organizzate per garantire l'accesso e la somministrazione dei vaccini. Come per tutti i farmaci e i vaccini, vecchi e nuovi – precisano gli scienziati – sarà fondamentale proseguire gli studi di sorveglianza epidemiologica e di valutazione dell'impatto sulla società umana".
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