Il Long Covid è una sindrome clinica che interessa una buona parte di coloro che hanno avuto il Covid-19 e che ancora vedono l’insorgenza di segni e sintomi legati all’infezione.
I casi sono in aumento: ecco i sintomi.
I casi di pazienti affetti dalla ‘Pasc’, o Long Covid, sono sempre più in aumento. Le “sequele post acute” dell’infezione da SarsCov2, l’Oms stima siano attorno al 6% tra coloro che hanno contratto l’infezione. Si è parlato di una “nuova emergenza di sanità pubblica” su cui a oggi in Italia siamo ancora poco pronti.
Ancora molte persone, infatti, anche a distanza di anni dal contagio convivono con gli effetti debilitanti del Long Covid.
In questi ultimi mesi i casi di Long Covid, sindrome post infezione da SARS-CoV-2, tornano a crescere soprattutto negli Stati Uniti, e anche in Italia. Però, dall’altra parte, quell’insieme di sintomi che la caratterizzano sono spesso sovrapponibili a quelli associati ad altre sindromi post-virali. Ma cos’è di preciso il Long Covid? Le condizioni cliniche che lo caratterizzano possono interessare organi diversi ed avere conseguenze psicologiche e cliniche che condizionano la qualità della vita.
Il Covid-19 in forma lieve o moderata ha una durata di circa due settimane per la maggior parte delle persone, ma in qualche caso alcuni sintomi permangono o si sviluppano dopo la guarigione. Inoltre, anche nelle persone che non hanno avuto i sintomi del Covid-19 si possono presentare problemi di salute anche settimane e mesi dopo la guarigione.
L’età avanzata, la compresenza di altre malattie al momento dell’infezione e il genere femminile sembrano essere fattori di rischio per il Long Covid, ma gli effetti a lungo termine dell’infezione possono manifestarsi a qualsiasi età, anche nei bambini, negli adolescenti e nelle persone sane.
Gli effetti del Long Covid sulla salute in generale possono avere sintomi come:
Stanchezza e affaticamento persistenti;
mal di gola, mal d’orecchio;
dolori muscolari e articolari;
febbre;
riduzione dell’appetito;
perdita di massa muscolare (sarcopenia);
eritemi e rash cutanei;
disturbi gastrointestinali;
disturbi psicologici.
Il Long Covid, come detto, comprende sintomi e condizioni persistenti che un paziente può lamentare dopo essere stato infettato dal virus che causa il COVID-19, anche a distanza di mesi. Secondo l’OMS, la “sindrome post-COVID-19 (long COVID) è un insieme di disturbi di lunga durata che alcune persone sperimentano dopo aver avuto il COVID-19”.
I casi di Long Covid sono sempre più in aumento anche in Italia.
I pazienti affetti da sindrome post Covid possono presentare tanti sintomi che possono durare settimane, mesi o addirittura anni dopo l’infezione. A volte i sintomi possono avere andamento intermittente, ovvero scomparire per poi ripresentarsi. Ecco come si manifesta e i sintomi principali per riconoscerlo:
Sintomi generali
Stanchezza o affaticamento severi, che interferiscono con la vita quotidiana;
Sintomi che peggiorano dopo uno sforzo fisico o mentale;
Febbre;
Sintomi respiratori e cardiaci
Difficoltà a respirare o mancanza di respiro;
Tosse;
Dolore al petto;
Cuore che batte velocemente (tachicardia) e/o palpitazioni;
Sintomi neurologici
Difficoltà a pensare o concentrarsi;
Mal di testa;
Disturbi del sonno;
Vertigini e capogiri;
Formicolio e altre alterazioni della sensibilità;
Cambiamenti nell’olfatto o nel gusto;
Depressione o ansia;
Sintomi digestivi
Diarrea;
Mal di stomaco.
Non c’è una riposta univoca alla durata del Long Covid tuttavia si stima che maggior parte dei pazienti guarisca completamente entro 12 settimane. Il percorso di recupero dei soggetti è variabile, tra chi va incontro a un miglioramento lento e graduale e chi invece lamenta una stabilizzazione dei disturbi.
La prognosi varia anche in base ai sintomi: i sintomi neurologici possono avere un esordio ritardato e alcuni peggiorano nel tempo, mentre è più probabile che i sintomi polmonari e gastrointestinali migliorino nel tempo.
Infine dolore muscolare e articolare possono peggiorare.