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I reni svolgono un ruolo fondamentale all’interno dell’organismo in quanto hanno il compito di ripulire il sangue; regolano la circolazione dei fluidi all’interno dell’organismo grazie alla produzione di particolari ormoni sono in grado di influenzare lo stato di salute del sangue e delle ossa.
Le malattie renali, anche molto pericolose, che possono colpire questi organi sono molte tanto da mettere in dubbio, in alcuni casi gravi, la sopravvivenza. Alcune possono addirittura possono portare a un livello di disfunzione elevato da richiedere la dialisi.
L’insufficienza renale può essere di 2 tipi:
1. Acuta: in questo caso il decremento della patologia avviene molto rapidamente.
2. Cronica: in questo caso il decremento avviene in maniera lenta ma progressiva a prescindere dalla causa.
I sintomi più comuni che possono verificarsi e che devono essere presi come un campanello d’allarme sono:
– Crampi a livello muscolare.
– Scarso appetito.
– Accumulo di liquidi nelle caviglie e nei piedi, ritenzione idrica.
– Occhi gonfi.
– Schiuma e sangue nelle urine.
– Necessità di urinare con frequenza.
– Prurito nel corpo e pelle secca.
– Difficoltà a dormire e sensazione di disturbi generali durante la notte.
– Diminuzione dell’energie e senso di stanchezza generale.
Se uno o più di questi sintomi dovesse persistere la raccomandazione è quella di contattare il proprio medico o rivolgersi ad uno specialista.
Le cause che possono portare all’insufficienza renale sono molteplici e si possono suddividere in base alla natura e alla localizzazione del problema.
Per quanto riguarda l’insufficienza renale acuta:
– Una riduzione dell’afflusso di sangue che può essere causato da shock, pressione bassa, diarrea, vomito, reazioni allergiche, ustioni, disidratazione ecc.
– Disturbi a livello cardiaco come ad esempio infarto e insufficienza cardiaca.
– Danni a livello renale che potrebbero essere causati da vasculite, mieloma multiplo, sepsi e glomerulonefrite.
– Possibile blocco in fase di minzione causato da calcoli renali, tumore alla postata o alla vescica e ipertrofia prostatica benigna.
Inoltre è sconsigliato l’utilizzo in maniera elevata di antinfiammatori.
Per quanto riguarda l’insufficienza renale cronica:
– Malattie autoimmuni e lupus.
– Ripetuti blocchi urinari e rene policistico.
– Grave infiammazione come ad esempio la glomerulonefrite.
– Infezioni renali e colesterolo alto.
Anche i questo caso è è sconsigliato l’utilizzo in maniera elevata di antinfiammatori.
Solitamente quando si parla di insufficienza renale acuta è richiesto l’intervento a livello ospedaliero. In questo caso la prima cosa da fare è individuare la causa scatenante al fine di adottare la giusta terapia farmacologica. Nei casi più gravi si può arrivare alla dialisi, processo che serve a sostituire la funzione renale.
Questo trattamento, solitamente, viene utilizzato sui pazienti che soffrono di una forma acuta della malattia sino a quando i reni non tornano al loro normale funzionamento, anche se per i pazienti affetti da grave insufficienza renale cronica il trattamento può essere costante nel tempo.
A coloro che sono affetti da questa patologia molte volte viene chiesto di cambiare lo stile vita nello specifico:
– Perdere peso, qualora fosse necessario.
– Fare attività fisica, previo consiglio da parte del medico.
– Assumere, moderatamente ,proteine , potassio e sodio.
– Praticare un regime alimentare vario e sano.
– Eliminare o ridurre le bevande alcoliche.
– Non fumare.
Anche la dieta svolge un ruolo fondamentale per coloro che sono affetti da questa patologia, gli esperti consigliano:
– Cibo con un elevato livello energetico.
– Di assumere carboidrati favorendo quelli complessi.
– Di assumere grassi ma solo se di qualità, importante è evitare quelli saturi.
– Di limitare l’assunzione di pepe, latte in polvere, farina di soia, lievito secco e caffè solubile.
– Di prediligere cibi poveri di potassio come spaghetti, maccheroni, maionese, amido di riso e olio d’oliva.