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La mammella tuberosa è una patologia che prevede seni asimmetrici, piccoli, con grandi areole e a forma di tubo.
E’ una condizione che può essere motivo di disagio, per questo molte donne decidono di ricorrere alla chirurgia.
Il seno tuberoso o tubolare costituisce una deformazione del petto causata dallo sviluppo scorretto durante la crescita. In generale, si osserva un’alterazione nello sviluppo della zona inferiore o della zona inferiore laterale che provoca la formazione di un seno a forma di tubo o cono e che ha la tendenza a gonfiarsi.
Le caratteristiche di questa patologia sono:
La causa di questo disturbo è ancora sconosciuta.
si a, comunque, che si tratta di un disturbo evolutivo. Nelle bambine molto piccole, infatti, non è possibile diagnosticare questo problema che si manifesta invece del corso della crescita.
La mammella tuberosa presenta uno sviluppo piuttosto atipico. Infatti, parte della ghiandola mammaria cresce normalmente, mentre la crescita di un’altra parte resta bloccata. Di conseguenza, la parte superiore del seno, all’incirca fino all’areola, si sviluppa maggiormente rispetto a quella inferiore.
Esistono diversi gradi di questa malformazione. Sapere con precisione il grado della propria è essenziale per poter intervenire nel modo migliore per la ricollocazione e la correzione.
Nel caso in cui ci si voglia sottomettere ad un’operazione chirurgica per correggere la mammella tuberosa, è molto importante rivolgersi ad esperti e professionisti specializzati per ottenere buoni risultati. Quando si ha questo tipo di seno, non è sufficiente la collocazione di una protesi mammaria, ma è anche necessario effettuare un rimodellamento della ghiandola mammaria.
La chirurgia è in grado di intervenire sul problema. All’inserimento di una protesi, si accompagna un rimodellamento della ghiandola mammaria sotto anestesia totale. Le tecniche di correzione ed il tipo di incisione chirurgica dipenderanno in ogni caso dal grado e dal tipo di seno tubolare.
In generale, l’intervento chirurgico viene solitamente eseguito intorno l’areola al fine di ridurla. Attraverso una sorta di ciambella peri-areolare, la mammella tuberosa viene liberata dalle aderenze e si realizzano una serie di incisioni radiali affinché la mammella si apra e si possa espandere.
L’obiettivo principale è quello di rendere più piccola l’areola, espandere la zona inferiore del seno che non si era sviluppata e diminuire il solco sub mammario.
Solitamente, questo tipo di intervento non lascia nessuna cicatrice ma è indispensabile che venga eseguito con grande attenzione e cura. A seguito di tale operazione, è generalmente consigliato per alcune settimane l’utilizzo di un reggiseno contenitivo, che possa proteggere le mammelle.
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Il post-operatorio può essere fastidioso e si possono avere dolori nei giorni immediatamente successivi all’intervento. E’ bene restare a riposo ed evitare esercizi fisici durante il primo mese dall’operazione.
È inoltre molto importante seguire sempre le raccomandazioni mediche sullo stile di vita da seguire, almeno per i primi periodi. I fastidiosi punti dell’operazione vengono solitamente tolti entro una o al massimo due settimane dall’intervento.