Uno dei cibi più comuni e tipici dei nostri piatti è il pomodoro.
Ma scopriamo se mangiare il pomodoro fa male contro l’ipertensione, o pressione alta.
Mangiare il pomodoro quando si soffre di ipertensione non solo è consigliato ma è un rimedio naturale per combatterla. In particolare se mangiato cotto e assunto con regolarità, il licopene presente nel pomodoro è in grado di ridurre il rischio di infarti o ictus. Secondo la scienza, dunque, mangiare pomodori abbassa la pressione del sangue, tanto che dovrebbero essere inseriti molto spesso all’interno della dieta di chi abbia problemi legati all’ipertensione.
Ma perché mangiare il pomodoro abbassa la pressione? Le due molecole presenti nel pomodoro sono il licopene e il potassio.
Il licopene è da anni al centro di studi per il suo ruolo protettivo nei confronti del tumore alla prostata. Si tratta di uno dei più importanti antiossidanti presenti in natura.
Promuove la produzione di ossido nitrico, fondamentale tra le altre cose nel controllo della circolazione del sangue. Migliorando il flusso sanguigno, abbassa la pressione. In più i pomodori contengono potassio, che aiuta ad equilibrare i livelli di sodio, regolando i fluidi e aiutando ad abbassare la pressione sanguigna.
Anche se lo studio sui pomodori e l’ipertensione non indica quale sia il modo migliore per assumere licopene, sappiamo che i benefici maggiori si hanno con i pomodori cotti. Infine il pomodoro, che dal punto di vista botanico è un frutto, è uno degli ortaggi ad avere potenti poteri antipertensivi.
Secondo le stime, circa 15 milioni di italiani sono ipertesi, di questi solo il 50% sa di esserlo, e più del 60% non raggiunge la pressione adeguata con la terapia. Eppure tra i fattori di rischio per la mortalità per malattie cardiovascolari, l’ipertensione spiega il 40% dei decessi per ictus e il 25% di quelli per malattia coronarica e anche le cattive abitudini alimentari concorrono al rischio.
L’alimentazione è dunque fondamentale.
Tra i migliori cibi contro l’ipertensione c’è il pomodoro: è ricco di potassio e contribuisce a tenere bassa la pressione. I ricercatori hanno dimostrato che il licopene presente nei pomodori viene assorbito di più e meglio quando i pomodori sono cotti.
Questa molecola è in grado di neutralizzare i radicali liberi e quindi di proteggere le cellule dai danni del colesterolo e dell’invecchiamento. Il consiglio è quello di assumere sia pomodori freschi, sia succo concentrato.
In quest’ultimo infatti la quantità di licopene è maggiore.
La quantità ottimale è di circa 50 grammi di pomodoro concentrato o mezzo litro di succo per avere lo stesso effetto dato dai farmaci prescritti a chi ha problemi con la pressione alta. Il succo di pomodoro contiene vitamina A, C, E, K, magnesio, calcio, sodio, fosforo, potassio, niacina, zinco e ferro.