Dopo un’intensa attività fisica potremmo avvertire dei dolori alla muscolatura, in questi casi può essere una buona soluzione sottoporsi a un massaggio decontratturante.
Specialmente per chi pratica attività sportiva in modo agonistico, sarà capitato di dover ricorrere a dei massaggi per sciogliere i muscoli rimasti tesi dopo l’allenamento. Si tratta di una pratica terapeutica che comporta numerosi benefici al nostro organismo. In particolare, il massaggio decontratturante è indicato quando alcuni muscoli scheletrici rimangono tesi provocando dolori e fastidi. Spesso questa tipologia di pratica viene considerata come facoltativa o superflua, eppure in ogni squadra professionistica è presente anche un massaggiatore sportivo.
Questo particolare messaggio si concentra in zone ben localizzate proprio per decontratturare uno specifico muscolo. Per capire quando è necessario questo massaggio basta rilevare la presenza di una tensione semplicemente tramite il tratto. Questa tipologia di pratica ha numerose funzioni e comporta notevoli benefici, purtroppo può avere anche alcune controindicazioni e, se non si fa parte di un team sportivo agonistico, può avere un costo piuttosto elevato.
Gli scopi dei massaggi decontratturanti sono molteplici: allentare la tensione, ridurre il dolore muscolare e velocizzare il recupero. Praticare un massaggio decontratturante non è facile, infatti i team agonistici hanno un professionista dedicato a questa manipolazione. La particolarità di questo massaggio è che viene eseguito su un’area ben definita. Tra le più comuni: spalle, collo, schiena e gambe.
Il massaggiatore eseguirà numerose manipolazioni in base alla zona colpita e al tipo di contrattura.
Si parte con manovre di frazionamento per passare una manipolazione di impastamento. Si possono eseguire movimenti pressori e a percussione. Anche l’intensità con cui vengono eseguite queste manovre, la stabilirà il massaggiatore in base alla necessità. Non è sempre sufficiente una singola seduta ma a volte bisogna ideare un progetto duraturo nel tempo. Esiste anche la possibilità di eseguire queste pratiche a quattro mani, ovvero con due massaggiatori. La durata di una seduta varia ma non supera quasi mai l’ora.
Oltre a ridurre il dolore per favorire la ripresa, i massaggi decontratturanti favoriscono la circolazione sanguigna e linfatica, inducendo rilassamento. Al termine della seduta è possibile però avvertire una sensazione di indolenzimento temporaneo. È importante affidarsi a dei professionisti qualificati perché i massaggi decontratturanti hanno anche effetti indesiderati e controindicazioni tutt’altro che banali.
Bisogna far attenzione anche all’utilizzo di oli da massaggio in quanto possono provocare in alcuni reazioni allergiche.
Tra le controindicazioni più frequenti rientrano innanzitutto i danni muscolari che provocano un allungamento dei tempi di ripresa.
Invece esistono alcune controindicazioni più rare che determinano quando non è indicato utilizzare questa tipologia di terapia. Ad esempio in caso di patologie cardiache, traumi spinali, scottature, osteoporosi o gravidanza è consigliabile consultare un medico prima di sottoporsi a queste massaggi. Un altro svantaggio di questa pratica è l’elevato costo per chi non può beneficiare di una struttura sportiva agonistica.
Infatti, rivolgersi a un centro massaggi per questa particolare tipologia di trattamento può costare diverse decine di euro a seduta.