Il sole è un elemento fondamentale per la vita di tutti gli organismi, perché fornisce l’energia necessaria a numerosi processi biologici.
Si pensi alla fotosintesi che permette a miliardi di organismi di sopravvivere grazie alla produzione di ossigeno.
Negli esseri umani l’esposizione diretta ai raggi del sole ha numerosi effetti benefici:
Quando la pelle è però esposta ai raggi ultravioletti per un tempo molto lungo, la pelle inizia a bruciarsi e a causa della rottura del collagene e di altre strutture cellulari cutanee porta alla comparsa di rughe. In aggiunta, la luce ultravioletta danneggia il DNA presente all’interno delle cellule. Un numero elevato di mutazioni cellulari può portare ad un danno talmente elevato delle cellule da portare al melanoma, un particolare cancro che si forma nei melanociti della pelle.
La melanina è un termine generico utilizzato per un gruppo di pigmenti naturali presenti nella maggior parte degli organismi viventi. La melanina è responsabile della colorazione della pelle, dei capelli e di alcune parti degli occhi.
Tali pigmenti di melanina vengono prodotti dai melanociti, un gruppo specializzato di cellule della pelle, attraverso un processo chimico particolarmente complesso, noto come melanogenesi.
La melanina si presenta come in due principali forme
Una persona di carnagione chiara ha la stessa quantità di melanociti di chiunque altro, ma a seconda della quantità di melanina che ciascun melanocita produce si ha un differente tono di pelle ed una colorazione differente di capelli e occhi.
La principale funzione della melanina è quella di protezione, perché difende il DNA delle cellule dagli effetti pericolosi dei raggi ultravioletti. La melanina funge da schermo protettivo: assorbe e respinge le radiazioni solari come un filtro.
La melanina previene anche l’invecchiamento della pelle e alcune patologie degenerative. Tutto ciò avviene attraverso un processo di neutralizzazione, da parte della melanina, dei radicali liberi, come risposta ai raggi ultravioletti.
Quando i nostri antenati vivevano in Africa, non esistevano creme solari che potessero proteggere la pelle dagli effetti dannosi della radiazione solare, per questo motivo si sviluppò il meccanismo che consentì agli uomini di avere una pelle scura.
La variabilità del colore della pelle è il risultato di un’evoluzione iniziata circa 50’000 anni fa, quando i nostri antenati si spinsero oltre l’Africa e migrarono a nord, avventurandosi verso l’Europa e l’Asia.
I raggi ultravioletti possono danneggiare la pelle, ma d’altra parte hanno diversi effetti benefici, e più si andava verso nord minore era la quantità di luce solare diretta.
Questa situazione era estremamente pericolosa per uomini con una pelle talmente scura da bloccare tutta la luce solare. Fortunatamente alcuni dei nostri antenati hanno iniziato a produrre quantità inferiori di melanina. Non erano più necessarie grandi quantità di melanina in quelle regioni: una esposizione a minori quantità di luce riduceva il rischio di melanomi e la pelle più chiara assorbiva meglio la luce ultravioletta.
Grazie a questo adattamento, la pelle, i capelli e gli occhi delle persone può assumere tantissime sfumature diverse.