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La melissa è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Labiateae.
Viene utilizzata per curare molti disturbi, grazie alle sue proprietà antispasmodiche e antinfiammatorie. Scopriamola meglio.
La melissa è una pianta ricca di flavonoidi, derivati dell’acido caffeico e clorogenico, acido rosmarinico, mucillagini e oli essenziali. Proprio per tutte queste sostanze, la pianta possiede proprietà carminative, diaforetiche, antispasmodiche.
Dalla melissa è possibile ricavare una tisana, un ottimo sedativo e tonico del sistema nervoso, raccomandato anche nella cura di emicranie e nevralgie, dolori spastici intestinali, mestruazioni irregolari e dolorose.
Inoltre, la pianta ha anche un’importante azione digestiva, antifermentativa e stomachica, perché è in grado di rilassare le pareti intestinali, eliminando meteorismo e spasmi addominali.
Per uso esterno, invece, la melissa è particolarmente indicata sia contro dolori reumatici e nevralgici, che come cicatrizzanti, astringente e antimicrobiche. Le foglie di melissa, inoltre, possiedono poteri antivirali, utili contro l’Herpes simplex.
La melissa è in grado di contrastare i deficit cognitivi causati da traumi, uso improprio di sostanze stupefacenti, e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Molti studi hanno evidenziato come l’assunzione continuativa di questa pianta aumenti la capacità di attenzione e un miglioramento della memoria. Ciò perché attiva i recettori nicotinici e muscarinici della corteccia prefrontale, con un evidente miglioramento delle performance cognitive.
Per beneficiare degli effetti positivi della melissa, si può preparare una tisana. Basta far bollire un pentolino d’acqua e lasciare in infusione le foglie della pianta. Dopo 10 minuti filtrate il tutto e bevete quando ne avete la necessità, per esempio in caso di crampi addominali o nervosismo.
Se volete, per esaltarne il sapore agrumato, mettete in infusione anche un po’ di scorza di arancia o di limone.
La melissa, se assunta in grandi quantità, potrebbe portare ansia e agitazione, anziché un effetto calmante.
Inoltre, è sconsigliata in caso di gravidanza, allattamento, danni al nervo ottico, glaucoma e ipotiroidismo.