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Il miele manuka è nato in Nuova Zelanda.
È noto per le proprietà curative, lenisce il mal di gola, il raffreddore e disinfetta le ferite. Scopriamolo meglio le sue caratteristiche.
Il miele di manuka si ricava dalla Leptospermum scparium, un arbusto che cresce nel territorio di Australia e Nuova Zelanda. Il suo sapore è dolce all’impatto ma ha un retrogusto amarognolo, che ricorda quello della pianta dell’erica e della terra quando è umida dopo una pioggia; al suo interno ha una proteina colloidale, che lo fa risultare viscoso e cremoso.
Viene utilizzato da secoli, ma soltanto nel XIX secolo sono stati studiati e scoperti i suoi veri e propri benefici naturali. Il suo compito più importante è quello di essere in grado di generare delle cellule speciali in grado di rigenerare e fare guarire ferite. Oltre a ciò, c’è da dire che è un prodotto assai ipercalorico che, se ingerito, potrebbe incidere in modo decisivo sul diabete.
Questo miele presenta una molecola particolare, il metilgliossale, che svolge un’azione antibatterica naturale, in particolare contro la Pseudomonas aeruginosa e lo Staphylococcus Aureus. La reazione chimica glucosio-ossidasi, produce inoltre perossido d’idrogeno (acqua ossigenata), con azione disinfettante.
È considerato ottimo per la cura delle vie respiratorie, soprattutto in caso di congestione nasale, e si usa in autunno e in inverno per contrastare disturbi come tosse, raffreddore e sinusite e per innalzare le difese immunitarie.
Si può usare anche esternamente grazie alle sue proprietà disinfettanti, contenendo una certa quantità di perossido di idrogeno, e apporta benefici alla pelle (psoriasi, infezioni e infiammazioni).
Il miele di manuka si trova in commercio abbastanza facilmente, l’importante è assicurarsi che provenga dalla Nuova Zelanda o dall’Australia e che abbia la dicitura “attivo”: significa che contiene buone dosi di metilgliossale, oppure, ancora meglio, “miele di manuka UMF”, con indicate le percentuali di fenolo.
Il miele manuka, come abbiamo detto, è molto pregiato in quanto può essere utilizzato per la guarigione di ferite, ustioni, acne, dermatiti con uno strato di miele coperto da una benda.
Essendo un alimento può curare anche le mucose: basterà stenderlo con le mani pulite. Anche se il suo utilizzo più comune è per curare le ferite, è molto utile anche per curare il colesterolo alto, per prevenire qualsiasi genere di tumore, per ridurre l’infiammazione sistemica, per trattare il diabete, per ridurre problemi gastrointestinali, per attenuare e calmare le infezioni delle orecchie, degli occhi, del naso, della fronte e problemi mascellari.
Si può assumere direttamente con il cucchiaino, a seconda delle necessità, oppure disciolto in bevande fredde o tiepide. Generalmente se ne consiglia un cucchiaino 30 minuti prima dei pasti, 3 volte al giorno.