(Adnkronos) –
La malattia infettiva più segnalata a Milano e dintorni? E' la scarlattina, che nel 2023 ha segnato quota 4.875 infezioni censite dall'Ats della Città metropolitana: un numero quasi 3 volte più alto rispetto al 2019 (quando i casi erano stati 1.681), quindi rispetto a un anno pre-Covid.
In alcuni casi il batterio responsabile, lo Streptococco beta emolitico di gruppo A, è stato in grado di svuotare intere classi di asili, inondare le chat dei genitori di comunicazioni su tamponi positivi, intasare i telefoni dei pediatri di famiglia. L'exploit della scarlattina, fotografato dal resoconto 2023 di Ats Milano sulle malattie infettive della metropoli, è saltato all'occhio anche sul fronte ospedaliero. "Quello che si è osservato in questi ultimi 2 anni è una ripresa e un incremento delle infezioni che poco si erano viste durante l'epoca Covid", spiega all'Adnkronos Salute Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina dell'università Statale di Milano e direttore Pediatria e Pronto soccorso pediatrico dell'Asst Fatebenefratelli-Sacco, ospedale dei bimbi Vittore Buzzi.
"Come riportato nel report, in molti casi si è tornati ai livelli pre-Covid". Ma, nel 'borsino' dei patogeni che salgono e scendono, c'è anche la nota positiva delle gastroenteriti che sembrano avere ultimamente numeri più contenuti rispetto al passato, sempre per quanto riguarda l'osservatorio ospedaliero. "Nel caso della scarlattina abbiamo assolutamente rilevato un incremento nel 2023 – continua Zuccotti – Tanto che è stato fatto anche un approfondimento in Regione Lombardia e in quel contesto si è deciso di aumentare la sorveglianza, non solo sulla scarlattina, ma anche sul tracciare i tamponi positivi, perché molte volte si può avere anche un'infezione steptococcica senza esantema".
Quello che è emerso, osserva Zuccotti, è che "l'infezione c'è e circola in maniera significativa. Per cui sono stati forniti sia nei pronto soccorso che ai pediatri di famiglia i tamponi rapidi, proprio per poter favorire un'attenta sorveglianza di questa infezione". In generale, ribadisce l'esperto, "c'è stato un incremento di tutto quello che non è circolato durante il Covid, compreso anche l'infezione streptococcica" che ha fatto parlare di sé anche all'estero, per esempio nel Regno Unito, Paese dal quale era partito un alert a fine 2022 sull'aumento delle forme invasive.
Quanto alla situazione sul territorio di Ats Milano, il report fotografa effettivamente il calo della scarlattina in fase di pandemia Covid (371 casi nel 2020, 103 nel 2021, 264 nel 2022), prima del rimbalzo del 2023. Questa, si legge nel report, si conferma la malattia più frequentemente segnalata nel corso dell'ultimo anno. I due terzi dei casi 2023 si sono concentrati nella prima metà dell'anno, coinvolgendo prevalentemente i bambini di età inferiore a 10 anni.
Nel complesso la stagione invernale dei virus non ha riservato altre sorprese, è il bilancio di Zuccotti, "a parte ancora l'infezione da virus respiratorio sinciziale (Rsv) che anche quest'anno è stata abbastanza intensa. Per il resto nel 2024, oltre a Rsv e streptococco, abbiamo avuto le varie forme influenzali. E devo dire che in passato avevamo avuto molti più problemi legati alle gastroenteriti". Mentre quest'anno "ci sono state, ma sono state molto contenute.
Da quando ormai è iniziata la campagna di vaccinazione contro il rotavirus, devo dire che questo ha cambiato enormemente la storia. Ci sono altri virus che portano gastroenteriti, ma ovviamente il rotavirus era il prevalente, quindi la vaccinazione ha cambiato molto il quadro. Ma lo vediamo sia perché si ricoverano meno bambini con gastroenterite e sia perché non abbiamo, fortunatamente, tutte quelle infezioni nosocomiali che erano legate al rotavirus. Quindi questo è stato un altro bel successo".
Quanto al Covid, quest'anno nei bambini "non ha avuto un impatto rilevante, ha pesato poco o nulla". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)