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La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che colpisce un numero crescente di persone in Italia, con circa 150.000 casi diagnosticati, prevalentemente tra i giovani. I sintomi principali includono sanguinamento rettale, frequenza evacuativa elevata e urgenza intestinale, che possono gravemente compromettere la qualità della vita dei pazienti. Questi sintomi non solo influiscono sulla salute fisica, ma anche sul benessere psicologico, portando a isolamento sociale e difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Recentemente, un nuovo farmaco chiamato mirikizumab ha mostrato risultati promettenti nel trattamento della colite ulcerosa. Questo anticorpo monoclonale agisce bloccando l’interleuchina-23p19, una proteina coinvolta nel processo infiammatorio. Secondo il professor Marco Daperno, esperto in gastroenterologia, mirikizumab ha dimostrato di migliorare significativamente i sintomi già dopo tre settimane di trattamento. I risultati degli studi clinici LUCENT hanno evidenziato che il 64% dei pazienti ha raggiunto una risposta clinica dopo 12 settimane, con un buon profilo di sicurezza.
Mirikizumab è progettato per colpire specificamente la subunità p19 di IL-23, riducendo così il rischio di effetti collaterali associati ad altri trattamenti. Questo approccio mirato consente di mantenere l’integrità del sistema immunitario, evitando infezioni opportunistiche, che sono comuni nei pazienti con malattie infiammatorie croniche. La somministrazione del farmaco avviene tramite infusione endovenosa iniziale, seguita da iniezioni sottocutanee mensili, permettendo ai pazienti di gestire il trattamento comodamente a casa.
Uno dei principali vantaggi di mirikizumab è la sua capacità di alleviare l’urgenza intestinale, un sintomo debilitante che può limitare gravemente le attività quotidiane. La possibilità di gestire meglio i sintomi consente ai pazienti di riprendere le normali interazioni sociali, migliorando il loro stato psicologico e la qualità della vita complessiva. L’American College of Gastroenterology sottolinea l’importanza di affrontare l’urgenza intestinale come priorità nel trattamento della colite ulcerosa, e mirikizumab rappresenta un passo avanti significativo in questo senso.