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Antonio Saitta, attuale assessore della Regione Piemonte e Coordinatore della Commissione della Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si è fatto portavoce della decisione di stanziare 111.2 miliardi di risorse per il Servizio Sanitario Nazionale.
Di questi 580 milioni sono destinati alla regione Molise.
Le ragioni che hanno portato ad assegnare una cifra così elevata alla regione Molise partono prima di tutto dalla considerazione delle province autonome – Trento e Bolzano – e delle regioni a Statuto Speciale – Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta – che provvedono autonomamente al Servizio Sanitario nei propri territorio di appartenenza.
Inoltre, il computo delle cifra è stato realizzato tenendo in considerazione il fabbisogno standard per ciascuna regione.
La Sanità Pubblica è uno dei fiori all’occhiello dello stato italiano: questo significa che chiunque abbia bisogno di assistenza medica può recarsi in una struttura ospedaliera pubblica e godere delle cure necessarie fino alla dimissione dall’eventuale ricovero.
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) infatti, identifica l’insieme di tutti i servizi assistenziali gestiti ed erogati dallo Stato Italiano a tutti i cittadini. In Italia esiste dunque un sistema sanitario pubblico di carattere universale – proprio di uno stato sociale – che viene riconosciuto dall’articolo 32 della Costituzione Italiana che espone il diritto alla salute.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
L’ISTAT ha recentemente divulgato i dati circa la spesa sanitaria italiana che – come emerge dalle analisi di settore – costa decisamente di meno rispetto a quello presente in Germani e in Francia.
La spesa sanitaria procapite italiana è di circa 2.466 euro a differenza di quanto accade nelle altre economie europee in cui un cittadino “pesa” in media 3.500 euro. In italia quindi, rispetto al prodotto interno lordo (PIL) l’incidenza è di quasi il 9% (mentre in Francia e in Germania è stato oltrepassato l’11% da qualche anno).
Nel nostro Paese, i cittadini ricorrono al Servizio Sanitario Pubblico soprattutto per la riabilitazione (circa 82 miliardi di euro) e per i prodotti farmaceutici siamo intorno ai 21 miliardi.
Tra le strutture, le più gettonate sono sicuramente gli ospedali – 45,5% seguiti servizi ambulatoriali nazionali al 22,4%.