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La mononucleosi, conosciuta con il nome di “malattia del bacio” a causa del modo in cui si trasmette, è una patologia debilitante e da non sottovalutare.
E’ una patologia contagiosa trasmissibile con la saliva, ecco quindi spiegato il nome popolare. Di origine virale, è una malattia altamente infettiva: bisogna prestare attenzione anche agli oggetti contaminati, infatti si può trasmettere anche per via indiretta.
Questa infezione, acuta e contagiosa stimola una produzione elevata di globuli bianchi nel sangue. Conosciamo meglio questa malattia e vediamo quali sono i sintomi con cui si manifesta e in che modo possiamo intervenire per contrastarla.
La mononucleosi è una malattia infettiva caratterizzata dall’aumento dei mononucleati (globuli bianchi) nel sangue, a causa di un virus denominato Epstein Barr (tipologia di herpes). Benchè non si tratti di una grave malattia, sicuramente non è da sottovalutare, in quanto altamente debilitante. Solitamente colpisce soprattutto gli adolescenti e giovani, ma ciò non significa che non possa contagiare anche una persona adulta.
Il contagio può avvenire nelle più svariate modalità, anche se il modo più diffuso è, senza dubbio, attraverso bocca e saliva (da qui il nome popolare).
Non tutte le persone sono inclini al contagio, in quanto alcuni soggetti, senza esserne a conoscenza, hanno sviluppato degli anticorpi che agiscono contro il virus e non permettono il contrarsi dell’infezione. Ma, nel caso in cui si sospetta di esser stati contagiati dalla malattia è necessario fare gli esami del sangue: si effettua la conta dei linfociti presenti, che non scenderanno mai al di sotto del 10% se la malattia dovesse esser stata contratta.
Altre modalità di trasmissione avvengono attraverso la condivisione di oggetti infetti come posate, bicchieri, piatti e tovaglioli.
La mononucleosi è una malattia che presenta sintomi piuttosto comuni e generali per questo molte volte non viene subito identificata. I sintomi sono infatti mal di gola, linfonodi ingrossati, stanchezza, faringite, mal di testa, sfogo cutaneo o anche una semplice influenza. Naturalmente, nel caso in cui il soggetto contagiato abbia le difese immunitarie abbassate, i sintomi possono colpire con più forza.
La crescita dei globuli rossi e delle sostanze che si producono per reagire all’infezione, indeboliscono l’organismo a tal punto da pensare all’arrivo di un’influenza o semplice raffreddore. I sintomi successivi sono continua spossatezza, mal di gola e la lingua che si copre di una patina spessa e di colore grigio spento. Mentre i linfonodi (collo, ascelle e basso ventre) si ingrossano, provocando dolore. Durante la notte si può presentare febbre alta e forte sudorazione.
In caso di dubbi è sufficiente fare un esame del sangue per comprendere, in maniera più approfondita, se l’infezione sia in corso o meno.
L’incubazione della malattia varia dai trenta ai cinquanta giorni, su soggetti adulti. Diventa contagiosa soltanto nel momento in cui si manifestano i primi sintomi, mentre non è contagiosa durante il periodo di incubazione.
Un soggetto è contagioso per una durata di tempo variabile. Nella maggior parte dei casi il virus viene eliminato entro poche settimane, mentre in alcuni casi potrebbe restare nella saliva per molti mesi.
Non esiste una cura universale per la mononucleosi, anche perché, come detto in precedenza, spesso si contrae senza neanche accorgersene. Comunque, nel caso in cui si presentino dei sintomi, il primo consiglio è quello di riposarsi: passare una decina di giorni a riposo senza uscire da casa ed evitando attività fisiche troppo pesanti, in modo da non incorrere in complicanze come la rottura della milza.
La mononucleosi è una malattia virale e per questo non è prevista la prescrizione di antibiotici, che anzi potrebbero peggiorare la patologia provocando delle reazioni allergiche.
Nel caso in cui si voglia fare una cura farmacologica è consigliabile rivolgersi al proprio medico. Solitamente, i farmaci utilizzati sono il paracetamolo o ibuprofene per alleviare i sintomi e fastidi. Oppure, potrebbero essere consigliati antipiretici, antinfiammatori e aspirine. Inoltre è importante bere molta acqua, riportando i livelli di idratazione alla normalità, e seguire una dieta equilibrata. Naturalmente, la guarigione è differente da soggetto a soggetto, quindi è necessario cercare di recuperare le forze.
Contro la mononucleosi è possibile fare della prevenzione: seguendo una dieta sana ed equilibrata il nostro sistema immunitario si può rafforzare, ancor meglio se si aggiunge l’utilizzo di integratori di sali minerali e vitamine.
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