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Non sai mai come morirai, ma secondo le statistiche sarà per una di queste 15 cause di morte.
Secondo il World Health Report dell’Organizzazione mondiale della sanità, queste 15 cause di morte costituiscono il 58% di tutte le morti al mondo.
La tabella seguente riporta le principali cause di decesso nel mondo e la loro percentuale.
Causa | Percentuale totale |
1. Coronaropatia | 12.6 |
2. Malattie celebrovascolari | 9.7 |
3. Infiammazioni del Sistema respiratorio (es. polmonite) | 6.8 |
4. HIV/AIDS | 4.9 |
5. Broncopneumopatia cronica ostruttiva | 4.8 |
6.
Malattie diarroiche |
3.2 |
7. Tubercolosi | 2.7 |
8. Malaria | 2.2 |
9. Cancro della trachea/ bronchi/polmoni |
2.2 |
10. Incidenti stradali | 2.1 |
11. Malattie infantili | 2.0 |
12. Altri incidenti | 1.6 |
13. Cardiopatia ipertensiva | 1.6 |
14. Suicidio | 1.5 |
15. Tumore dello stomaco |
Le malattie che colpiscono le coronarie sono la principale causa di morte al mondo. Non si tratta, quindi, né di malattie come l’AIDS né di tumori, come molti potrebbero pensare.
Le coronarie sono i vasi sanguigni che avvolgono il cuore. Svolgono un compito fondamentale: nutrono le cellule cardiache portando loro sangue, ossigeno e nutrimento. Quando le coronarie si occludono per qualche motivo, le cellule che dovrebbero nutrire muoiono. E, trattandosi delle cellule di un organo come il cuore, questo è un serio problema. Se una parte del cuore smette di funzionare, quest’organo non è più in grado di pompare sangue all’organismo.
Si calcola che ogni anno muoiano 7 milioni e 250 mila persone per coronaropatia. Corrisponde a quasi il 13% del totale dei decessi. È un dato allarmante, soprattutto perché molte persone morte a causa di coronaropatia avrebbero potuto evitare questa brutta fine cambiando la propria dieta e il proprio stile di vita.
Le malattie cerebrovascolari sono quelle che coinvolgono i vasi sanguigni che irrorano il cervello. Più probabilmente ti riferisci a queste malattie con il termine ictus o infarto cerebrale.
Questo avviene quando qualche arteria cerebrale smette di portare sangue al cervello. Così, una parte dell’encefalo smette di funzionare. Naturalmente questo ha conseguenze diverse a seconda della parte colpita, ma in molti casi il soggetto non sopravvive.
Può sembrare strano che le malattie dell’apparato respiratorio siano la terza causa di morte al mondo. Almeno, è strano per noi abitanti dei Paesi sviluppati, abituati a un certo tenore di vita e di assistenza sanitaria.
Chi non ha mai sofferto di polmonite, almeno una volta? O non deve fare i conti, ogni inverno, con raffreddore e influenza? Non sembrano patologie così gravi, dopotutto. Ma non dimentichiamo che in molte zone del mondo anche queste malattie possono portare alla morte, perché mancano gli antibiotici e le altre medicine necessarie a curare i pazienti.
Inoltre, tra le infiammazioni del sistema respiratorie vanno annoverate anche malattie come la tubercolosi.
Nei Paesi sviluppati è una patologia quasi completamente dimenticata, ma nel Terzo mondo è ancora una delle principali cause di morte.
Il virus HIV e il conseguente AIDS non potevano mancare in questa macabra lista. L’HIV è il virus dell’immunodeficienza umana (ce ne sono altri dello stesso ceppo che infettano altri animali). Nei soggetti infettati, causa un drastico calo del sistema immunitario, cosa che lascia il paziente indifeso contro ogni tipo di malattia.
Questa condizione è detta, appunto, AIDS, cioè sindrome da immunodeficienza acquisita, cioè da deficit del sistema immunitario come conseguenza di un’altra infezione (quella da HIV). Il vero rischio per i malati di AIDS non è tanto il virus HIV in sé, quanto l’esposizione a qualsiasi altro agente patogeno. Senza le difese immunitarie adeguate, anche un banale raffreddore può essere molto pericoloso.
Il virus HIV si trasmette tramite liquidi corporei come sangue e sperma.
Le principali modalità di contagio quindi sono quelle attraverso rapporti sessuali non protetti e scambio di siringhe infette. Oggi l’AIDS è diffuso maggiormente nei Paesi del Terzo mondo, ma miete molte vittime anche nei Paesi industrializzati.
La BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) è la quinta causa di morte al mondo. Si tratta di una patologia cronica dell’apparato respiratorio. Ha come conseguenza tutta una serie di sintomi quali la progressiva difficoltà respiratoria, la produzione eccessiva di catarro che blocca le vie aeree, ma anche infezioni respiratorie, edemi e problemi digestivi.
La causa principale è il consumo prolungato di sigarette e tabacco, ma anche l’esposizione al fumo passivo può influire. È una malattia subdola perché in una prima fase può essere anche asintomatica.
La diarrea nei Paesi industrializzati è solo un disturbo molto fastidioso e imbarazzante, che colpisce per lo più durante viaggi all’estero in zone esotiche. Ma in molti Paesi del mondo è una delle principali cause di morte.
La diarrea è pericolosa soprattutto perché può portare a disidratazione e ad acidosi metabolica. Spesso più che una malattia a sé stante è un sintomo di altre malattie.
La TBC è una malattia dell’apparato respiratorio causata da un batterio e altamente infettiva. Si trasmette attraverso la saliva, quindi starnuti e colpi di tossi diffondono facilmente il batterio. Attacca i polmoni, causando serie difficoltà respiratorie. In realtà nella maggior parte dei casi il sistema immunitario riesce a combattere il batterio senza conseguenze, ma la TBC è ancora una delle principali cause di morte nelle zone più povere di Africa e Asia.
La malaria è una malattia causata da un protozoo trasmesso dal morso delle femmine della zanzare anofele. Il parassita attacca principalmente le cellule del fegato e i globuli rossi, causando febbri e anemie. È molto diffusa in molte zone tropicali. Non esiste un vaccino, ma se vi recate nelle zone a rischio è bene seguire una profilassi per proteggersi il più possibile.
Naturalmente i tumori sono una delle prime cause di morte al mondo.
Il più diffuso e letale è quello che colpisce l’apparato respiratorio. Questo non deve stupire, considerando che fumare è una pratica estremamente comune anche nei Paesi industrializzati e che è risaputo che sia uno dei principali fattori di rischio per il cancro.
Questa volta non si tratta di una malattia. Gli incidenti stradali provocano ancora un numero altissimo di morti: oltre un milione di decessi l’anno. Tra questi, molti sono giovani e giovanissimi, soprattutto coloro che fanno uso di alcol e droga prima di mettersi alla guida.
In questa categorie rientra un numero elevato di patologie: morbillo, rosolia, parotite, pertosse, quinta malattia… solo per citarne alcune. A differenza di quanto accade nei Paesi industrializzati, queste malattie sono ancora estremamente pericolose nel Terzo mondo.
Non solo incidenti d’auto. Anche gli incidenti domestici e sul lavoro, per esempio, rientrano tra le quindici maggiori cause di morte al mondo.
La cardiopatia ipertensiva è una condizione molto pericolosa e diffusa.
Si tratta di una malattia cardiaca che si origina come conseguenza dell’ipertensione, cioè la pressione alta.
Può sembrare strano, ma il suicidio fa più morti della maggior parte dei tumori o di molte malattie che ci sembrano così temibili. Questo dovrebbe farci riflettere su quanto effettivamente siano diffusi e pericolosi i fenomeni depressivi che spesso spingono i soggetti colpiti a togliersi la vita.
L’ultima voce di questa triste lista è, di nuovo, un tumore. Dopo quello (prevedibile) al polmone, quello allo stomaco è il cancro che miete il maggior numero di vittime.