La paralisi di Bell è un tipo di paralisi che colpisce il nervo facciale, dovuta a un suo malfunzionamento talvolta improvviso.
Ecco cos’è la paralisi di Bell e come si cura.
Un tipo di paralisi del nervo facciale è conosciuta come paralisi di Bell perché prende il nome dall’anatomista scozzese Sir Charles Bell. Si tratta di una paralisi improvvisa dei muscoli di un lato del viso dovuta a un malfunzionamento del 7° nervo cranico (nervo facciale). Questa paresi del nervo facciale non risparmia nemmeno le celebrità americane come George Clooney, Katie Holmes, Angelina Jolie.
Nel giro di poco tempo può insorgere una paralisi che coinvolge metà del viso. Un angolo della bocca casca verso il basso, la fronte è distesa, la palpebra inferiore è rilassata e diventa impossibile chiudere l’occhio, e guardarsi allo specchio può traumatizzarci.
Il nervo facciale decorre in un punto piuttosto delicato dietro l’orecchio per poi innervare i muscoli del volto. Così permette alla fronte di muoversi, alle palpebre e alla bocca di chiudersi e di sorridere.
Controlla inoltre la salivazione e la lacrimazione. Inoltre attraverso il nervo facciale raggiungono il sistema nervoso centrale le sensazioni gustative dei 2/3 anteriori della lingua. Ma quali sono le cause della paralisi di Bell?
Una possibile causa dell’insorgenza della paralisi di Bell è l’infezione da virus riattivati, come il virus della varicella, il virus dell’herpes simplex di tipo 1, il virus dell’herpes umano 6, e il virus Usutu. Le infezioni α-HV, che prendono di mira i neuroni periferici (p.
es., HSV-1, HSV-2 e VZV), sono tra le infezioni virali più comuni in tutto il mondo.
I pazienti presentano sintomi rapidi e progressivi che si sviluppano nell’arco di una giornata o di una settimana, raggiungendo spesso un picco di gravità in 72 ore. La paralisi di Bell si manifesta con l’incapacità di muovere in modo parziale o completo una metà del viso. I pazienti affetti possono anche non riuscire a chiudere la palpebra o il labbro dello stesso lato.
Possono anche lamentare l’alterazione del gusto, della sensibilità al suono, otalgia e alterazioni della lacrimazione e della salivazione.
La paralisi di Bell è la forma più comune di paralisi facciale è una paralisi temporanea che riguarda il nervo facciale, detto anche VII nervo cranico, e responsabile di:
Tutti i muscoli mimici del volto così chiamati in quanto responsabili della mimica facciale; il nervo facciale consente quindi il corrugarsi della fronte, la chiusura delle palpebre e la chiusura della bocca;
ghiandole salivari e lacrimali, stimolandone la secrezione;
muscolo stapedio, che si trova nell’orecchio medio con la funzione di prevenire le oscillazioni eccessivamente ampie della catena degli ossicini.
La maggior parte dei pazienti colpiti da paralisi di Bell in modo lieve guarisce spontaneamente entro poche settimane, anche in assenza di una cura specifica. Il trattamento consiste in:
Presidi sintomatici,
terapia specifica.
Tra i presidi sintomatici ricordiamo:
Copertura dell’occhio durante il sonno, per evitare la secchezza oculare;
applicazione di lacrime artificiali o di colliri contenenti soluzioni saline, sempre per prevenire l’occhio secco e le sue complicanze, assunzioni di antidolorifici, come i comuni analgesici (aspirina, ibuprofene, paracetamolo), qualora fosse presente anche dolore.
Il trattamento specifico può comprendere:
un ciclo di terapia cortisonica;
fisioterapia,
massaggio della muscolatura facciale al risveglio.