Cos’è la piorrea: sintomi e cause

Tag: bocca
Condividi

Quando si parla di salute orale, esistono diverse patologie che è bene conoscere. Tra queste, rientra la piorrea. Se ti stai chiedendo cosa sia, come si manifesti e quali siano le cause che la determinano, non devi fare altro che seguirci nelle prossime righe di questo articolo.

Piorrea, di cosa si tratta?

Quando si nomina la piorrea, si inquadra la malattia del cavo orale nota anche come parodontite. In generale, può insorgere a tutte le età. Nonostante questo, quando si guarda ai numeri in maniera precisa ci si accorge che tende a fare la sua comparsa soprattutto in età adulta.

Per rendersi conto meglio della situazione, è il caso di ricordare che si tratta di una problematica che riguarda il 50% circa degli over 35. Detto questo, non resta che scoprire le cause che determinano la sua insorgenza.

Piorrea, quali sono le cause?

La causa principale dell’insorgenza della parodontite o piorrea è la proliferazione di batteri nel cavo orale. Molto importante è ricordare il ruolo fondamentale della placca batterica ai fini della comparsa della malattia parodontale.

Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare le cause di insorgenza della piorrea. Tra queste rientrano anche la predisposizione genetica, per non parlare delle malocclusioni.

Inoltre, nell’ambito dei fattori di rischio che possono portare ad avere a che fare con questa malattia rientra anche il diabete.

Come si manifesta?

A questo punto, è naturale chiedersi come si manifesta la piorrea. Questa malattia si contraddistingue innanzitutto per l’infiammazione generalizzata del parodonto, ossia l’insieme di tessuti aventi il compito di sostenere i nostri denti.

Il nodo dei sintomi può rivelarsi non privo di criticità. Chi ha a che fare con questa malattia, infatti, inizialmente non ha sintomi (almeno nella maggior parte dei casi). Esistono però dei segnali davanti ai quali è opportuno fermarsi un attimo e rivolgersi a uno specialista.

Questa scelta dovrebbe essere presa in considerazione in caso di sintomi come l’alitosi – in questo caso, alla base dell’insorgenza di un alito di odore sgradevole rientra l’accumulo di placca a livello delle tasche parodontali – ma anche la recessione gengivale.

Per quanto riguarda la seconda manifestazione che abbiamo elencato, è doveroso sottolineare che, nelle situazioni in cui si presenta, significa che c’è un problema legato all’osso di supporto dei denti, che è andato incontro a riassorbimento.

Opportuno è rivolgersi a uno specialista e sospettare della parodontite anche nei casi in cui si ha a che fare con sanguinamento gengivale, ascessi e dolore difficile da sopportare in sede di masticazione.

Come si cura?

Doveroso a questo punto è soffermarsi sull’approccio di cura alla piorrea. Le strade che si possono seguire sono diverse. Nelle situazioni in cui la gravità è talmente alta da non consentire una pulizia profonda delle radici parodontali, la soluzione migliore può essere quella del ricorso alla chirurgia parodontale. Se il quadro è addirittura più grave, l’unica alternativa è l’implantologia.

In tutto questo non mancano le buone notizie! La parodontite, infatti, si può prevenire e il processo in questione è spesso decisivo. Quali sono i consigli più utili al proposito? Prima di tutto è opportuno lavare sempre i denti dopo qualsiasi pasto, avendo cura di rimuovere la placca tra un dente e l’altro e tra le gengive. Un altro trucco di prevenzione importante che molti trascurano è il lavaggio della lingua, dove si annidano molti batteri.

Utilissimo è anche il ricorso al filo interdentale almeno una volta al giorno. Lo stesso si può dire per il ricorso al collutorio, che aiuta tanto a completare il “lavoro” dello spazzolino e del filo interdentale.