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Tra i vari integratori alimentari naturali uno dei migliori in assoluto è il polline d’api ovvero una miscela a base di fiori, nettare e secrezioni di questi piccoli ma laboriosi insetti.
Per questo motivo i nutrizionisti lo promuovono come supercibo grazie proprio al suo profilo ricco di nutrienti che include tocoferolo, niacina, tiamina, biotina, acido folico, polifenoli, pigmenti carotenoidi, enzimi e coenzimi. In riferimento a quanto sin qui premesso, ecco una guida sul polline d’api in cui sono elencati benefici e controindicazioni.
Ampiamente disponibile in forma di integratore alimentare, il polline d’api può essere utilizzato per migliorare e persino per guarire svariate condizioni di salute come ad esempio acne, artrite, eczemi e allergie di vario genere così come colesterolo alto e osteoporosi.
Inoltre, molti studiosi affermano che il polline d’api migliora l’energia, affina la memoria, rallenta il processo di invecchiamento, promuove la perdita di peso e migliora sensibilmente le prestazioni atletiche.
Ad oggi, il supporto scientifico per gli effetti sulla salute del polline d’api è riuscito a fornire prove concrete che questa sostanza naturale possa offrire alcuni importanti benefici al corpo umano. Premesso ciò, va altresì aggiunto che uno degli usi più comuni del polline d’api è quello per la gestione delle allergie stagionali come ad esempio la febbre da fieno.
Si è appurato infatti che l’ingestione aiuta il corpo a costruire resistenza a questi potenziali allergeni e, a sua volta, a ridurne quasi del tutto i sintomi correlati.
Il polline può inoltre aiutare ad abbassare il colesterolo alto; infatti, due approfonditi studi recenti hanno scoperto che il polline d’api ne abbassa sensibilmente i livelli di quello noto come LDL (colesterolo alto) e del totale. Se tutto ciò non bastasse, va altresì aggiunto che numerosi studi sugli animali hanno mostrato che il polline aiuta a proteggere il fegato dai danni e può persino ripararlo quando sono già in atto a seguito di un uso eccessivo di alcool o farmaci.
Sempre in riferimento a quanto appena descritto, vale la pena aggiungere che per la prevenzione e cura del fegato, il polline d’api ha un numero di effetti collaterali molto basso rispetto ad esempio al cardo mariano. A margine per completare questa rapida ma interessante carrellata degli effetti benefici sulla salute del polline, va aggiunto che questo integratore alimentare naturale ha fornito risultati promettenti nel trattamento dell’osteoporosi. In alcuni recenti test sulle cavie si è infatti rilevato che il polline d’api può aiutare a far aumentare i livelli ossei di calcio e fosfato e quindi proteggere gli arti dalla suddetta condizione.
Seppur minime, le controindicazioni del polline d’api ci sono e si manifestato in alcuni casi; infatti, sono state segnalate gravi reazioni allergiche inclusa l’anafilassi potenzialmente letale. I sintomi possono includere tra l’altro prurito, gonfiore, respiro corto e comportare un senso di stordimento. Le suddette reazioni si sono tuttavia verificate con piccole quantità (cioè meno di un cucchiaino da tè). La maggior parte di questi casi clinici riguardava persone con allergie già note al polline stesso.
A margine è importante sottolineare che l’assunzione può interagire con alcuni farmaci come ad esempio degli anticoagulanti poiché potrebbe far aumentare le possibilità di lividi o sanguinamento.
Il polline che in genere viene venduto sotto forma di granuli, deve essere assunto gradualmente iniziando magari da un dosaggio 1/4 di cucchiaino fino a 2 al giorno, e controllando man mano i sintomi di una reazione avversa che rientrano nelle controindicazioni della sostanza.
I bambini dovrebbero ad esempio iniziare con pochi granuli. Detto ciò, è importante sapere che il polline può essere spruzzato su cereali, yogurt o farina d’avena ed aggiunto al muesli o anche mescolato in vari tipi di frullati.
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