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Con il termine polmonite atipica ci si riferisce generalmente a tutte quelle forme di polmonite infettiva causate da agenti patogeni che non sono quelli più frequentemente coinvolti nelle cosiddette polmoniti classiche o tipiche.
I batteri che di solito provocano la polmonite atipica sono il Mycoplasma pneumoniae, la Legionella pneumophila e la Chlamydophila pneumoniae. Molto più raramente i responsabili dell’infezione sono altri batteri oppure funghi o virus. Questo tipo di polmonite risulta solitamente meno grave rispetto alle forme classiche, e dunque è più raro che insorgano complicazioni: pertanto, la guarigione è generalmente più semplice e rapida, senza necessità di ricovero ospedaliero.
Come capire che si tratta proprio di polmonite atipica? I sintomi più frequenti sono questi:
– Brividi;
– Tosse, in taluni casi addirittura con presenza di sangue;
– Febbre, di solito modesta ma possono anche esserci casi (dipende dal patogeno che l’ha causata) in cui può essere elevata;
– Mancanza di respiro (dispnea).
Meno frequentemente, se non raramente, possono comparire altri sintomi:
– Mal di testa;
– Stato confusionale, soprattutto negli anziani;
– Dolore al petto, soprattutto quando si tossisce o si fanno respiri profondi;
– Dolore a muscoli e articolazioni;
– Aumento della sudorazione;
– Diminuzione dell’appetito;
– Diarrea;
– Mal di gola e male all’orecchio;
– Ingrossamento dei linfonodi sul collo.
A differenza delle forme classiche di polmonite, e anche delle comuni sindromi influenzali o dei semplici raffreddori, la polmonite atipica si manifesta molto tempo dopo l’avvenuto contagio: possono trascorrere addirittura da una a quattro settimane prima che compaiano i sintomi della malattia.
Per capire se si tratta di polmonite atipica, innanzitutto ci vogliono un’accurata anamnesi ed un esame obiettivo. Il medico, dunque, deve chiedere al paziente quali sono i sintomi che accusa e da quanto tempo, auscultare il torace, misurare l’ossigenazione del sangue, verificare la temperatura corporea, la frequenza cardiaca ed anche quella respiratoria.
A conferma di eventuali sospetti, è di solito bene eseguire una radiografia del torace che permetta di individuare un’eventuale infiammazione dei polmoni e distinguerla da altre patologie polmonari.
Solitamente si intraprende una terapia causale, vale a dire che si va a contrastare proprio il patogeno che ha provocato la polmonite. Pertanto, viene immediatamente prescritto un antibiotico che, assunto per una durata media di un paio di settimane, vada ad annientare il batterio responsabile della condizione.
A volte si rendono necessari degli esami di laboratorio specifici per individuare con precisione l’agente patogeno, così da poter poi somministrare l’antibiotico più indicato.
Parallelamente alla terapia causale, di solito è prevista anche una terapia sintomatica. In pratica, la finalità è quella di alleviare i sintomi che si sono presentati. Ecco quali sono i rimedi cui si ricorre abitualmente:
– Riposo;
– Assunzione di antinfiammatori, aspirina o paracetamolo per ridurre la febbre, i dolori muscolari e articolari e così via;
– Consumo di molta acqua per mantenere una buona idratazione e favorire anche l’eliminazione di muco e catarro.
Non esiste una vaccinazione per prevenire l’insorgenza della polmonite atipica, ma è certamente possibile adottare alcune misure di precauzione per ridurre il rischio di contagio. Per prima cosa, mantenersi in buona forma fisica, facendo un po’ di movimento, riposando il giusto e seguendo una dieta sana, è sicuramente un buon punto di partenza. Senza parlare del fatto che, chiaramente, non fumare e quindi avere polmoni più sani e meno vulnerabili è un’altra condizione di base fondamentale.
Inoltre, quando si tossisce o starnutisce è necessario coprirsi bene la bocca, chiedendo se necessario agli altri di fare altrettanto: è soprattutto attraverso tosse e starnuti che si trasmette la polmonite atipica. Infine, è importante curare l’igiene delle mani, altro veicolo di trasmissione di batteri vari: vanno quindi lavate frequentemente ed accuratamente nell’arco della giornata.