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Il pompelmo è uno degli agrumi più ricchi di proprietà benefiche, ottimo per fare il pieno di vitamina C, antiossidanti e fibre.
Scopriamone le caratteristiche.
Il pompelmo è un agrume appartenente alla famiglia delle Rutaceae con un caratteristico gusto amarognolo, con poche calorie, ma ricco di sostanze benefiche. Il frutto è una preziosa fonte di vitamina C, fibre e antiossidanti. Al suo interno contiene anche un’elevata quantità di flavonoidi e furanocumarine, sostanze con un forte potere antiossidante, antitumorale, antinfiammatorio, antimicrobico e neuroprotettivo.
Il pompelmo al suo interno contiene anche naringenina, anch’essa antiossidante, antinfiammatorio e modulatore del sistema immunitario.
Inoltre, il frutto è un’ottima fonte di potassio, fosforo e calcio.
Il pompelmo, per via delle sostanze benefiche contenute al suo interno, apporta molte proprietà benefiche all’organismo. Innanzitutto, combatte lo stress ossidativo causato dai radicali liberi, contribuendo a mantenere le cellule giovani e in salute.
I flavonoidi del pompelmo sono utili per prevenire l’insorgenza di patologie croniche, come alcune forme di tumori. Tale azione è potenziata dalle furanocumarine, che esercitano un potere inibitorio sulle cellule tumorali, oltre a prevenire malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative e il diabete.
Il pompelmo, come già accennato, è un’ottima fonte di vitamina C, che svolge un’azione antinfiammatoria e stimola il sistema immunitario. Il frutto, inoltre, previene l’osteoporosi e, grazie alle fibre in esso contenute, favorisce la peristalsi intestinale e allevia i problemi legati all’apparato digerente.
Il pompelmo, infine, è anche un ottimo rimedio naturale per alleviare l’insonnia, grazie al triptofano, un aminoacido essenziale precursore della serotonina. Il frutto è anche un ottimo ansiolitico naturale.
Il pompelmo, spremuto o intero, può interferire con molti medicinali, creando un sovradosaggio farmacologico. Il frutto, in particolare, può interferire con gli ansiolitici, gli antibiotici, gli antistaminici, gli immunosoppressori e i chemioterapici. Prima di consumarlo, quindi, se si sta seguendo una terapia farmacologica, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico curante.