Il pompelmo è un frutto tipico della stagione invernale, ricco di proprietà benefiche per l’organismo.
Scopriamone le caratteristiche.
Il pompelmo è il frutto del Citrus paradisi, una pianta nata dall’incrocio naturale tra arancio e pomelo. Il frutto apporta poche calorie, appena 26, e contiene carboidrati, proteine, acqua, fibre e vitamine come la vitamina C e vitamine del gruppo B.
Ancora, il pompelmo contiene diversi sali minerali come calcio, fosforo, potassio, rame, ferro e sodio, e altre importanti sostanze per la salute come limonoidi, polifenoli e naringerina.
Il pompelmo è sicuramente un’ottima fonte di vitamina C, sostanza benefica per potenziare il sistema immunitario e combattere diverse forme di infiammazione. La vitamina C contenuta nel frutto, inoltre, protegge la salute del sistema cardiovascolare, ostacolando l’ossidazione del colesterolo, e pare che eserciti anche un’azione protettiva contro diverse forme di tumore, come il cancro al colon e ai polmoni.
Altre sostanze benefiche per l’organismo contenute nel pompelmo sono il licopene e i polifenoli, che svolgono anch’essi un’azione antiossidante, i limonoidi che riducono i livelli di colesterolo e svolgono un’azione detossificante, e la naringerina, che invece aiuta a riparare il DNA.
Il pompelmo, inoltre, pare aiuti a proteggere dai calcoli renali e aiuta anche a ridurre livelli eccessivi di insulina nel sangue. Ancora, il frutto esercita un notevole effetto diuretico e digestivo e aiuta a stimolare il metabolismo e, per questo, viene inserito all’interno di diete depurative volte a contrastare cellulite e gonfiori.
Infine, il pompelmo viene spesso utilizzato come rimedio fitoterapico e nel settore della bellezza, perché è in grado di esercitare un’azione antibatterica efficace e profonda.
Il pompelmo contiene furanocumarine, sostanze che possono interagire con diversi farmaci, aumentandone la biodisponibilità e la permanenza nel sangue, e quindi di fatto incrementando il rischio di effetti tossici e indesiderati.
Inoltre, il pompelmo può interferire con l’assorbimento di farmaci contro l’ipertensione e con le statine assunte per il controllo del colesterolo. Infine, il frutto può interagire con farmaci ansiolitici, dato che ne accresce negativamente gli effetti sedativi.