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Di probabili origini asiatiche (anche se alcuni sostengono le origini sud americane), La Portulaca Oleracea era utilizzata come erba medicinale già nell’antico egitto mentre durante il Medioevo era coltivata nei Paesi Arabi e nel Bacino del Mediterraneo, soprattutto in Spagna.
In Arabia Saudita, Emirati Arabi e Yemen, sono coltivate diverse varietà di portulaca della sottospecie sativa. Ottima anche in cucina, infatti negli Emirati Arabi la varietà coltivata è reperibile in molti negozi di ortaggi per essere utilizzata come insalata.
Nelle regioni dell’Italia meridionale la portulaca, raccolta negli orti come spontanea, veniva venduta dagli ambulanti durante gli anni 1950 – 1960.
Questo tipo di acido grasso è biologicamente più attivo rispetto agli ALA, e di solito non si trova nei vegetali che crescono a terra.
La portulaca è quindi un’erba officinale e medicinale conosciuta sin dall’antichità, alla quale si attribuiscono, tra le altre, proprietà
Viene consigliata per curare diarrea, vomito, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum.
La sua ricchezza di mucillagine (circa il 40% sul peso secco), che è considerata un emolliente naturale, la rende adatta a realizzare impacchi con cui si curano: acne e eczemi, pelle arrossata e punture di insetti.
Detta anche porcellana o porcacchia, è una pianta appartenente alla famiglia Portulacaceae e al genere Portulaca, è commestibile, viene usata in cucina fin dall’antichità anche nel nostro paese:
La portulaca è un’erba molto comune, ama i terreni lavorati, umidi e morbidi, per questo motivo la ritroviamo spesso negli orti domestici e campi. Un’erba officinale che nasce spontanea dappertutto nel nostro Paese, dunque è sufficiente cercarla per trovarla.
Alcuni la considerano infestante, tuttavia non è esclusa la possibilità di coltivarla nell’orto domestico, essendo oltretutto di facile cura.
Le sue caratteristiche morfologiche principali sono i fusti rossastri e carnosi.
È una pianta tappezzante, dato che ha un portamento molto particolare: i fusti crescono orizzontalmente al terreno.
Il colore delle foglie si differenzia da quello dei fusti e si presenta con una gradevole tonalità di verde chiaro. La forma delle foglie è cilindrica e hanno un particolare ciuffetto di piccolissimi peli bianchi.
I fiori sono piccolini, pentapetali, a forma di piccole rose, si schiudono al sole per poi chiudersi al tramonto. Il colore dei fiori è variabile: bianco-narciso, giallo-arancio, rosa, rosso- porpora.
I frutti a capsula, contengono piccoli semi.