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Il lockdown e la paura per il Covid-19 ha fatto spazzato via la nostra routine, la nostra quotidianità, la normalità.
Non solo quindi tutte le cose belle che potevamo fare, uscire, stare a contatto con le persone, viaggiare. Il coronavirus ha cacciato dai nostri pensieri anche le altre malattie, gli altri “problemi” che ci hanno sempre afflitto prima della pandemia e che sono passati in secondo piano. Tra questi, la prevenzione del diabete e con l’estate bisogna ripartire.
Il diabete è una patologia cronica e quindi, chi ne soffre sa bene che dovrà conviverci per sempre. Il lockdown però ha distolto l’attenzione che dovremmo dare al diabete, questo perchè in primis si sono ridotte le visite negli ambulatori, non potendo uscire di casa solo i controlli urgenti non venivano cancellati. Ulteriore problema lo hanno creato la poca attività fisica e l‘alimentazione scorretta. Durante il lockdown, difatti, non potevamo uscire, così ci siamo impigriti e abbiamo svolto meno attività fisica, oltre a esserci immersi in grandiosi imprese culinarie.
Sostanzialmente molti di noi si sono abbuffati, stando seduti su una sedia o sul divano tutto il giorno e questo non ha giovato a chi soffre di diabete.
Ora però ne stiamo uscendo, gli ambulatori hanno riaperto e chi soffre di diabete può tornare ad eseguire controlli regolari. Inoltre, molte ricerche hanno dimostrato, che per prevenire il fenomeno del diabete è necessario prestare molta attenzione al proprio stile di vita.
Questo soprattutto durante l’estate in cui si possono avere facilmente picchi ipoglicemici o iperglicemici.
Anche per chi, al contrario, durante il lockdown, ha fatto più attenzione all’alimentazione, evitando di abbuffarsi e approfittando della “reclusione” per mettersi a dieta, ora è importante che mantenga queste abitudini, anche e soprattutto con l’arrivo dell’estate. Nadia Cerutti dice: “l’alimentazione è fondamentale per mantenersi in salute, controllare il peso e correggere l’eventuale iperinsulinsmo“.
Proseguendo nel suo discorso la responsabile dell’ Uosd Medicina a indirizzo dietologico di ASST di Pavia, ci dice che la dieta migliore da seguire rimane quella mediterranea, che comprende alimenti di origine vegetale e tutti i tipi di cereali integrali. La dottoressa continua dicendo che un’altra cosa fondamentale è la qualità degli alimenti. Per i casi un po’ più problematici è consigliato farsi prescrivere una terapia dietetica ad hoc.
Renata Ghelardi, responsabile del centro di diabetologia dell’ASST di Melegnano-Martesana di San Giuliano Milanese, si focalizza poi sull’importanza dell’attività fisica, ci dice a proposito che: “il lavoro muscolare infatti consuma zucchero abbassando di conseguenza i valori glicemici e migliorando in modo considerevole la sensibilità all’insulina“. L’attività fisica migliore consiste in alcuni allenamenti aerobici e altri di forza. Bisogna alternare questi due tipi di workout per avere dei buoni risultati.
Mai restare per più di due giorni senza praticare dello sport o anche solo un po’ di fitness. Solo in questo modo è possibile diminuire notevolmente i rischi connessi al diabete.