Argomenti trattati
Tutti noi sappiamo che l’occhio può andare incontro a una serie di patologie e problemi che rendono difficile la visione.
Tra questi, i più comuni sono la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo. Molti problemi oculari sono causati da difficoltà di rifrazione ottica, cioè di come la luce viene riflessa dall’occhio. Continua a leggere per scoprirne di più.
Prima di iniziare a parlare di problemi di rifrazione ottica, vediamo come funziona l’occhio. In sostanza, l’occhio è come una telecamera. Ha un foro di diametro variabile detto pupilla; un sistema di lenti, che comprendono una membrana trasparente detta cornea, e una lente sferica.
È, inoltre, formato da una “pellicola” riutilizzabile detta retina, e vari gruppi di muscoli che controllano le dimensioni del foro, la forma del sistema di lenti e i movimenti dell’occhio. La luce passa attraverso la cornea e la pupilla, viene inclinata o rifratta dalla lente, ed arriva ad un punto o fuoco della retina, dove si forma l’immagine.
Nella retina, le cellule sensoriali, detti bastoncelli e coni, trasformano i fotoni della luce in segnali elettrici che sono, poi, trasmessi al cervello ed interpretati.
L’abilità di mettere a fuoco la luce nella retina dipende dalla forma della cornea e della lente. Questa facoltà è controllata dalle forme intrinseche di questi due elementi, dal loro allungamento ed elasticità, dalla forma del bulbo oculare e dai relativi muscoli. Quindi, quando guardiamo qualcosa, la muscolatura delle lenti deve contrarsi e rilassarsi per cambiare la forma del sistema di lenti e mantenere a fuoco l’oggetto nella retina, anche quando l’occhio si muove.
Questi sono movimenti complessi di una serie di muscoli controllati automaticamente dal sistema nervoso.
Ci sono quattro problemi di rifrazione ottica comuni:
Nella miopia, la luce proveniente da oggetti lontani viene messa a fuoco davanti la retina e non su di essa. Questo problema appare generalmente quando il bulbo oculare è molto lungo; tuttavia, a volte, è causato da una messa a fuoco troppo forte del sistema di lenti.
Il risultato è che la persona può vedere bene gli oggetti vicini, ma quelli distanti sono sfocati. La miopia può essere corretta usando lenti concave per deviare, o allargare, la luce in modo tale che quando passa attraverso il sistema di lenti, venga messa a fuoco nella retina.
Nell’ipermetropia, la luce viene messa a fuoco dietro la retina. Questo problema si verifica quando il bulbo oculare è molto corto o quando la messa a fuoco del sistema di lenti è debole.
Il risultato è che la persona può vedere bene oggetti distanti, ma quelli vicini risultano sfocati. L’ipermetropia può essere corretta con lenti convesse per concentrare o convergere la luce in modo che passi attraverso il sistema di lenti e sia messa a fuoco nella retina.
Nell’astigmatismo, la forma della cornea o della lente è distorta quindi la luce viene messa a fuoco in due punti. È come se la lente fosse di forma ovale invece che sferica e la luce che viene dall’alto verso il basso fosse portata in un punto focale diverso rispetto alla luce che viene da destra e sinistra.
Per risolvere il problema, viene usata una lente creata per correggere la forma distorta della lente dell’occhio.
Nella presbiopia, la cornea e la lente dell’occhio diventano meno elastiche e, quindi, non possono cambiare forma velocemente per mettere a fuoco la luce nella retina. Questo avviene in maniera naturale invecchiando ed è osservata di frequente quando una persona raggiunge i 40 anni. Se si ha la presbiopia, è difficile mettere a fuoco la luce nella retina sia che provenga oggetti lontani che da quelli vicini.
Per correggere questo problema, si possono usare lenti bifocali, in cui la parte superiore aiuta a vedere gli oggetti lontani e quella inferiore gli oggetti vicini.