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La curcuma è una pianta che fa parte della famiglia delle Zingiberaceae.
Questa spezia è molto apprezzata in cucina e regala un gran numero di benefici all’organismo grazie alle sue proprietà uniche. Impariamo a conoscerla meglio scoprendo anche le controindicazioni.
La curcuma è una spezia conosciuta anche con il nome di zafferano delle indie. Viene molto utilizzata in cucina, ma anche la medicina Ayurvedica ne apprezza i benefici. La pianta raggiunge un metro di altezza ed è composta da foglie molto grandi e da fiori gialli.
Viene venduta di solito sottoforma di polvere gialla che proviene dal rizoma della pianta. Le prorpietà benefiche di questa spezia sono davvero molte in quanto è in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi.
Il principale componente della curcuma è la curcumina. Questo pigmento di colore giallo-arancio è responsabile del colore della spezia. La curcumina è un polifenolo e di conseguenza si comprende quanto essa sia utile per la salute dell’organismo.
Sono numerose le ricerche che hanno dimostrato i benefici della curcuma. In particolare essa risulta essere in grado di ridurre le infiammazioni e di agire come potente antiossidante naturale.
Riducendo in maniera importante lo stress ossidativo, la curcuma permette di ridurre la possibilità di veder insorgere malattie come diabete, cancro e problemi cardiovascolari.
Il suo potere antinfiammatorio rende la curcuma adatta contro tendiniti, sciatalgia, reumatismi e dolori muscolari. Inoltre, le sue proprietà coleretiche-colagoghe sono utili per la produzione di bile e per il deflusso dall’intestino.
In generale la curcuma è ritenuta sicura, ma la cosa essenziale è evitare di assumerne in quantità eccessive. Un consumo sconsiderato di questa spezia infatti causa diarrea e nausea. Proprio per questo consigliamo di non eccedere nel suo uso per evitare problemi gastrointestinali.
Le persone che soffrono di patologie come calcoli alla colecisti e di problemi alle vie biliari dovrebbero non utilizzare curcuma perchè essa tende a sovraccaricare i reni.
Anche in presenza di coagulazione del sangue suggeriamo di fare attenzione.