Argomenti trattati
La prostata, chiamata anche ghiandola prostatica, è una ghiandola appartiene all’apparato genitale maschile dei mammiferi.
Tra le varie funzioni, quella principale è produrre ed emettere il liquido prostatico. Si tratta di uno dei costituenti dello sperma, infatti contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi.
La prostata è molto diversa tra le varie specie
di mammiferi, come caratteristiche anatomiche, chimiche e fisiologiche. La prostata dell’uomo può essere esaminata, dallo specialista, mediante esame rettale, è infatti collocata circa 5 cm anteriormente al retto e all’ano.
Le infezioni alla prostata sono i disturbi maschili più comuni e spiacevoli. Le infezioni alla ghiandola prostatica ricoprono un ruolo molto importante nelle patologie maschili ed avvengono ad ogni età, dopo i 20 anni. Sembra che i problemi più frequenti si abbiano di 20 ai cinquanta anni, anche se in seguito, con l’invecchiamento, non mancano. Per questo è prevista una diagnosi di screening. Questi processi infettivi, che colpiscono la prostata, un organo grosso quanto lo è una noce, che sintetizza il liquido prostatico, perciò adibito alla funzione riproduttiva.
Le infezioni alla prostata sono , nella maggiore parte dei casi, di origine batterica e si manifestano in forme acute e croniche. A volte viene utilizzato impropriamente il termine infezione.
Infatti, esistono prostatiti abatteriche o idiopatiche, che sono processi infiammatori della prostata ad eziologia sconosciuta. Un altro caso è la prostatodinia, un dolore prostatico che non dipende dall’infiammazione, ma è una conseguenza presunta di una marcata tensione del pavimento pelvico e di spasmi uretrali.
I sintomi che contraddistinguono le infezioni alla prostata non sono tutti uguali. Infatti variano in funzione dell’agente eziologico coinvolto. Di conseguenza, anche l’intensità dei prodromi è gravemente influenzata dal tipo di agente patogeno, oltre che dallo stato di salute generale del paziente e dall’età.
Nella stragrande maggioranza delle infezioni prostatiche si manifestano: artralgia, difficoltà ad urinare, disuria, il tipico dolore/bruciore durante la minzione, dolore addominale, dolore circoscritto alla zona tra scroto e retto, dolore inguinale, eiaculazione dolorosa, linfoadenopatia inguinale, lombalgia, mialgia, necessità urgente di urinare, nicturia e perdita di sangue con le urine.
A volte, i pazienti, che sono affetti da prostatite batterica acuta lamentano anche disturbi simil-influenzali, come brividi, febbre, nausea e vomito, frutto dell’attacco improvviso di batteri. Oltre ai sintomi, che sono stati appena elencati, le infezioni alla prostata possono essere caratterizzate da un ingrossamento, lieve o più marcato, della ghiandola prostatica. Questa alla palpazione medica è soffice, calda, di consistenza nodulare. Quando le infezioni alla prostata vengono trascurate, il rischio di complicanze aumenta.
Tra queste annoveriamo: l’epididimite, l’orchite, la disfunzione erettile e la batteriemia, che sono le complicazioni maggiormente diffuse.
La cura ed i trattamenti per le infezioni ed infiammazioni prostatiche sono legate strettamente alle cause che hanno provocato l’infezione alla prostata. I farmaci che vengono prescritti, ovviamente in seguito ad una visita medica in relazione al tipo di infezione possono essere:
Esistono alcune cure naturali, che possono attenuare i fastidi delle infezioni alla prostata. Tra queste, ricordiamo:
Importantissimo è non curarsi da solo.
Il “fai da te” o per sentito dire è infatti assolutamente vietato. Le cause per infezioni ed infiammazioni prostatiche sono diverse, così come i sintomi. Sarà il medico di base e lo specialista a prescrivere le varie tipologie, in seguito ad approfonditi esami di laboratorio ed eventuali visite specialistiche. Non dimentichiamo inoltre quanto sia importante la prevenzione. La prostata è una ghiandola che va controllata e salvaguardata perché possa funzionare sempre al meglio.
Esistono semplici regole che, se vengono rispettate, possono aiutare a mantenerla in buona salute. Eccone alcune:
Inoltre, bere almeno 2 litri di acqua, in maniera regolare e diffusa nel tempo, può aiutare ad evitare le irritazioni.
E’ importante assecondare l’eiaculazione e non praticare il coito interrotto.
Abbiamo già largamente detto che non è il caso di curarsi da soli o per sentito dire. Una buona prevenzione non sempre basta, anche se le visite specialistiche sono ravvicinate. In ogni caso ci si deve rivolgere al medico di base, che valuterà se è il caso o meno di effettuare esami ematoclinici e visite urolociche. Un individuo può avere sintomi urinari non dipendenti dalla prostata, che sono causati da problemi della vescica, infezioni del tratto urinario inferiore o iperplasia prostatica benigna.
I sintomi di prostatite possono però anche essere il segnale di patologie ben più gravi, come il cancro della prostata. Gli uomini che manifestano sintomi di prostatite devono consultare un medico. Gli individui che hanno i seguenti sintomi devono richiedere un intervento medico tempestivo:
Citiamo uno dei rimedi naturali con cui trattare le patologie e prevenire malattie alla prostata, il Reprostal, frutto di lunghi studi specialistici.
Le erbe officinali utili per il benessere della prostata, dove per “erbe” s’intendono le specie annuali o perenni, che differiscono dalle “piante”per la consistenza non legnosa, per lo più di colore verde delle parti aeree, impiegate un tempo nelle “officine”, i famosilaboratori degli speziali, e per questo motivo chiamate appunto “officinali”. Per curare i disturbi della prostata, la fitoterapia ricorre a piante ed erbe officinali, e tra queste molte sono arbusti come l’uva ursina o alberi come la seronoa o la sequoia, dalle spiccate proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e riequilibranti del sistema ormonale maschile.
Dobbiamo annoverare alcuni rimedi per le infiammazioni prostatiche, naturali, da cui si ricavano infusi e compresse.
La naturopatia ci offre diversi rimedi naturali che riescono ad agire in modo dolce sulla prostata, le danno aiuto nei momenti di difficoltà. Questi ingredienti possono essere assunti per affrontare in modo naturale la prostatite. L’obiettivo principale è quello di ridurre l’infiammazione e decongestionare la prostata.
L’Uva ursina si può utilizzarla come estratto secco titolato, alla dose consigliata di 3-4 capsule al giorno, da assumere preferibilmente lontano dai pasti con un bicchiere d’acqua nel quale sarà stato sciolto la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio. Si prosegue poi per 15-20 giorni, si interrompe quindi il trattamento per un periodo di riposo e si ripete nuovamente secondo necessità. E’ disponibile anche in tintura madre: 30 gocce, in poca acqua, 3 volte al giorno, lontano dai pasti.
Dobbiamo porre attenzione al fatto che per garantire l’efficacia del trattamento, è consigliabile assumere sempre piccole quantità di bicarbonato di sodio e seguire un’alimentazione ricca di vegetali. Inoltre Mai per troppo tempo deve essere utilizzata una pianta come l’Uva ursina. Può conferire all’urina una tipica colorazione bruno – verde. Non bisogna preoccuparsi perché si tratta di un fenomeno del tutto normale.
È importante, invece, cercare di non utilizzarla per lunghi periodi e rispettare le dosi consigliate. Se le dosi sono eccessive possono provocare, infatti, irritazioni allo stomaco e reazioni allergiche cutanee. Nel caso apparissero effetti collaterali di questo tipo, bisogna sospendere immediatamente la cura a base di Uva ursina: in questo modo, tutti i sintomi, regrediranno rapidamente. Altri rimedi naturali per la prostata infiammata:
– L’echinacea, che allieva i sintomi delle prostatiti batteriche, stimolando il sistema immunitario. Si prendono in tintura madre (dalle 20 alle 35 gocce in base alla concentrazione del rimedio) o incompresse 2-3 volte algiorno, dopo i pasti, per almeno 20 giorni.
Non vanno dimenticati i trattamenti con il Reprostal, che derivano da studi di esperti specialisti. Naturalmente leggendo attentamente le istruzioni per l’uso e assicurandoci di non esserne allergici o intolleranti.
Ecco una Tisana per la prostatite:
Per aiutare la prostata a disinfiammarsi si possiamo ricorrere a questa tisana. E’ anche un modo positivo di introdurre liquidi nel corpo, che porta a bere, elemento fondamentale in caso di prostatite. La tisana è utile anche in caso di infiammazione della vescica.
Ingredienti:
Gramigna rizoma g 15
Uva ursina foglie
g 10
Mais stimmi g 15
Equiseto somm. aerea g 10
Verga d’oro somm. fior. G 15
Frassino foglie g 15
Preparazione:
Portiamo a bollore 200 – 250 ml di acqua quindi versarvi un cucchiaio raso di miscela di piante. Copriamo il recipiente con un piattino in modo da non disperdere i vapori. Dopo 12 minuti filtriamo e beviamo appena il preparato diventa tiepido.
Attenzione: il liquido che si forma sul piattino durante l’infusione non va eliminato ma va scolato nell’infuso stesso, perché ricco di oli essenziali volatili dalle proprietà terapeutiche. Tre tazze al dì, lontano dai pasti. I dosaggi sono indicativi per persone che non fanno uso di farmaci e non soffrono di allergie.