Un caffè bevuto al momento giusto è la mossa vincente per svegliarsi “bene”.
Quasi tutti sappiamo che concedersi un espresso nel tardo pomeriggio può tenerci con gli occhi sbarrati al momento di prendere sonno. Ma nel resto della giornata, qual è l’orario ideale per assumere caffeina? Scopriamolo insieme.
Per molte persone, la giornata inizia con una tazza di caffè. Ma per massimizzare i suoi effetti energizzanti, il momento migliore per bere il caffè potrebbe non essere quello del risveglio.
Potrebbero, infatti, esserci dei vantaggi nel berlo a metà mattina o ancora più tardi, se l’obiettivo è incrementare la concentrazione e la reattività.
A metà mattinata, per esempio: il caffè contiene caffeina e lo stimolante può aumentare i livelli di cortisolo. Il cortisolo è il principale ormone dello stress, coinvolto nel corretto funzionamento del nostro metabolismo, nell’azione del sistema immunitario e nel livello di glicemia, tra le altre funzioni.
Alcune persone preferiscono bere un caffè prima di allenarsi, per avere a disposizione dell’energia extra.
Gli effetti del caffè si avvertono abbastanza presto dopo averlo bevuto.
Quindi, bere una tazza di caffè 30 minuti prima dell’esercizio fisico può aiutare nella resistenza allo sforzo, nel coordinamento e a diminuire la percezione del dolore. Infine, il caffè può essere anche un valido aiuto dopo una notte insonne.
Gli esperti raccomandano di assumere non più di 300 milligrammi di caffeina al giorno o circa 4 tazzine.
Ovviamente questi quantitativi vanno ridotti negli ipertesi (cioè le persone che soffrono di pressione alta) perché la caffeina, essendo una sostanza stimolante, fa aumentare anche i valori di pressione arteriosa.
Chi, invece, trae molto giovamento dall’assunzione del caffè sono gli sportivi infatti bere caffè prima di fare sport stimola la vasodilatazione e cioè aumenta l’apporto di sangue (e quindi di ossigeno) ai muscoli che perciò resistono meglio allo sforzo fisico.