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La ritenzione idrica è la tendenza dell’organismo ad accumulare liquidi negli spazi tra le cellule, provocando così gonfiori più o meno evidenti detti edemi.
Questi sono spesso diffusi nelle zone del corpo predisposte all’accumulo di tessuto adiposo: addome, glutei e gambe. Ma quale ormone causa la ritenzione idrica?
La ritenzione idrica è principalmente dovuta all’azione degli ormoni estrogeni, tipicamente femminili. La ritenzione idrica, infatti, colpisce maggiormente le donne ma anche nell’uomo si possono riscontrare casi di accumulo dei liquidi, spesso dovuto a cibi troppo salati e a un’insufficiente assunzione d’acqua.
Le cause della ritenzione idrica possono essere di diverso tipo e originare da:
I problemi della circolazione sanguigna: disturbi del microcircolo ematico e linfatico sono responsabili del ristagno dei liquidi tra le cellule;
L’utilizzo di alcuni farmaci;
Alcune patologie: insufficienza venosa, insufficienza renale, insufficienza cardiaca, patologie epatiche, ipertensione arteriosa, patologie alla vescica;
Il sovrappeso e l’obesità, che rallentano la diuresi e favoriscono la ritenzione;
Un’alimentazione ricca di sale, proteine e alcolici;
La sedentarietà;
Il fumo;
La gravidanza;
La scarsa idratazione quotidiana;
L’utilizzo di indumenti eccessivamente stretti e di scarpe molto alte;
Il rimanere per lungo tempo in piedi, senza muoversi.
Il sintomo più comune della ritenzione idrica sono le gambe gonfie che presentano un colorito disomogeneo.
Per capire se si soffre di ritenzione idrica è sufficiente premere con un dito la parte tumefatta: se la pressione lascia un’impronta ben visibile che dura per qualche secondo, è possibile che si tratti di ritenzione idrica.
Altri sintomi che possono essere associati al disturbo comprendono:
Dolore e difficoltà di movimento
Pesantezza e stanchezza degli arti inferiori
Mal di testa
Perdita di appetito.
Molto spesso si tende a confondere la ritenzione idrica con la cellulite, ma in realtà si tratta di due disturbi differenti. La cellulite è un processo infiammatorio a carico del tessuto adiposo sottocutaneo, dovuto a ipertrofia delle cellule adipose e ad alterazioni del sistema venoso e linfatico che provocano il ristagno dei liquidi presenti tra le cellule.
Alcuni rimedi naturali, oltre a una sana dieta, possono aiutare a eliminare i liquidi in eccesso, come integratori e tisane a base di betulla, finocchio, tiglio, tarassaco, ippocastano, centella asiatica, ananas, carciofo, mirtillo, fucus, equiseto, ginepro, ortica.
Si tratta di prodotti drenanti e depurativi, che possono avere tuttavia ripercussioni negative sul bilancio idrico dell’organismo, causando per esempio disidratazione, nausea, crampi, ipotensione. È quindi importante assumere le tisane e gli integratori con moderazione.