Quali merendine si possono mangiare a dieta?

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Contrariamente a quanto si pensa, anche quando si è a dieta non esistono dei cibi “da eliminare” del tutto.

Questi sono detti cibi tabù che in realtà possono essere mangiati nelle giuste quantità come le merendine. Ecco quali merendine si possono mangiare a dieta.

Quali merendine si possono mangiare a dieta?

Dobbiamo sfatare il mito, prima di tutto, che a dieta alcuni cibi non possono essere assunti, a favore di altri. Come nel caso delle merendine gustose e golose, spesso tabù a dieta: ricordiamo che tutto fa ingrassare o nulla fa ingrassare, nel senso che sono importanti le porzioni degli alimenti che introduciamo e non il cibo in sé.

Quindi anche una merendina sfiziosa non fa ingrassare se la introduciamo in uno schema equilibrato che prevede uno spuntino con un quantitativo calorico adeguato alla persona.

Tuttavia esistono delle merendine in ugual modo buone e soddisfacenti, da preferire ad altre quando si è a dieta. Ecco quali sono le merendine che “si possono mangiare”, senza ingrassare. Le merendine in commercio sono tante, è importante scegliere bene, con un occhio alle calorie per evitare di esagerare.

Sono tante le merendine dolci confezionate proposte dai supermercati: dai croissant, plumcake, tortine di carote, e tante altre anche più caloriche e con grassi. Le merendine tanto amate dai bambini, e non solo, sono comode e pratiche ma vengono spesso demonizzate. Non sono da evitare ma da scegliere bene, con attenzione, da alternare a spuntini più leggeri.

Oggi sono disponibili numerosi prodotti molto diversi, anche dietetici, ad esempio: con meno grassi, meno zuccheri aggiunti, meno calorie, senza glutine, senza lattosio, senza uova, con più fibre, con più vitamine ecc.

Le merendine hanno un apporto energetico elevato, fornito soprattutto dai carboidrati, lipidi e infine dalle proteine; le merendine ricche di cioccolato o creme spalmabili possono contenere più lipidi delle altre. I glucidi sono generalmente soprattutto di tipo complesso, ovvero costituiti da amido, ma la frazione dei solubili (saccarosio) è comunque molto rilevante. Gli acidi grassi hanno più spesso una maggioranza degli insaturi sui saturi, anche se questi ultimi – generalmente di tipo idrogenato – risultano tutt’altro che trascurabili.

Le proteine, provenienti dalla farina e quasi sempre anche dalle uova e dal latte, hanno almeno un valore biologico medio, anche se, nella maggior parte dei casi, hanno alto valore biologico. Le merendine contengono sempre fibre alimentari; quelle integrali, logicamente ne sono più ricche delle altre. Nelle merendine, i grassi sono senza dubbio i nutrienti più contestati dai consumatori.

Tra le merende a dieta ricordiamo le fette biscottate integrali: con tocco di dolcezza, ogni tanto puoi anche spalmare sulla fetta biscottata un po’ di marmellata o del miele o anche della crema di nocciole o cioccolato fondente extra.

Il primo posto delle merendine più salutari e quindi da mangiare anche a dieta va al plumcake seguito dai Pan di cioccolato della Coop. E ancora i Pan Goccioli, Kinder con Brioss Integrale e Colazione Più; Motta con Buondì Classico.

Quali merendine mangiare a dieta? Consigli

Le merendine sono tra gli spuntini o anche a colazione più amati da bambini e anche da molti adulti, tuttavia non sempre si possono mangiare a dieta, perché come visto contengono grassi e calorie. Quelle più leggere, e salutari, da dare anche ai più piccoli abbiamo visto sono ad esempio plumcake e buon dì. E’ importante prestare attenzione alle etichette delle merendine con gli ingredienti, per scoprire se una merendina è più o meno salutare.

Secondo le linee guida nazionali sulla nutrizione, la merenda non dovrebbe superare il 5-8 % del fabbisogno giornaliero di calorie. A partire da questi dati generali, che non tengono conto di età, sesso e attività fisica, si può immaginare una divisione delle calorie. In generale la scelta dello spuntino dovrebbe essere orientata verso merendine con meno grassi e zuccheri rispetto a fibre e proteine.